I tedeschi in braccio a Putin?
Il voto in Sassonia e Turingia ci riguarda. Ha ricevuto più voti chi vuole il riavvicinamento con la Russia e la resa dell’Ucraina e questo si è mischiato con l’ostilità per gli immigrati e per i vincoli della transizione energetica o per la mancanza di un lavoro ben pagato. Un miscuglio letale. Si sa che gli elettori votano quasi sempre “di pancia”. Non sono dei raffinati analisti o degli strateghi. C’è qualcosa che crea problemi? Cercano di allontanarlo senza pensare a come farlo e alle conseguenze. Seguono onde emotive più che ragionamenti. Sfogano rabbia e frustrazione. La cosa migliore è capire come affrontare i singoli problemi prima che si tramutino in una opzione politica destabilizzante.
Con questo approccio troviamo motivazioni fondate se l’ostilità non è per tutti gli immigrati, ma solo per quelli che delinquono. O se non è l’energia rinnovabile il problema, ma il costo dell’elettricità e del gas. Oppure l’obbligo di cambiare auto. O anche riqualificare il lavoro per chiedere retribuzioni migliori. Quando, però, si arriva al riavvicinamento ad una Russia che invade un paese libero si entra nel campo dell’autolesionismo che fa male ai tedeschi e agli europei. Il futuro dell’Europa non può essere la Russia nemmeno se ci regala il gas. La Russia è una potenza nucleare economicamente sottosviluppata guidata da un sistema di ladrocinio istituzionalizzato e fondata sulla repressione e sulla mancanza di libertà. L’Occidente è infinitamente meglio.
2 settembre 2024
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