Il Manifesto di Ventotene che protegge maggioranza e opposizione

Il Manifesto dei ventottenni.

Perché in Italia il governo e le opposizioni stanno polemizzando sul Manifesto di Ventotene?

Perché in Europa si sta lavorando alla costruzione di una difesa europea e l’Italia è finita praticamente ai margini della scena europea.

E perché è finita ai margini?

Perché non sa assumere una posizione chiara sulla materia, in quanto sia la destra che la sinistra sono infiltrate dalla Russia, e dunque devono nascondere la propria assenza in un momento storico così importante.

Come la nascondono?

Il Manifesto di Ventotene offre un paravento polemico perfetto, perché consente ai due inconcludenti schieramenti di impegnare il tempo e i media in una stupida rissa in cui, allo stesso tempo, si parla di Europa, pur non facendo assolutamente nulla di concreto per l’Europa.

In quanto al Manifesto di Ventotene non c’è molto da dire.

È stato uno dei documenti ispiratori di un’Europa unita, ma ha una maggiore importanza simbolica più in Italia che nel resto d’Europa, perché nei fatti le grandi potenze lo hanno ignorato nel momento in cui hanno costruito l’UE.

Il testo, assieme ad alcune buone idee, era fortemente dirigistico, antidemocratico e a tratti ostile alla proprietà privata.

Addirittura più arretrato di altri grandi federalismi già esistenti sulla scena internazionale, come quello USA o come quello svizzero.

Ragion per cui le cancellerie europee non avevano il minimo interesse a seguire alla lettera tale manifesto.

Curiosità, osservate pure le differenze tra la pagina Wikipedia italiana sul manifesto, e quella in lingua inglese.

Il testo va dunque letto, studiato e contestualizzato per l’epoca in cui fu scritto, ma evitiamo di sbandierarlo per le solite polemiche immature e provinciali da ventottenni, di un’Italietta oggi del tutto assente in una fase storica in cui invece avrebbe potuto offrire un contributo più serio sulla Difesa UE.

Adriano Bomboi (da facebook)

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