Voglia di estrema destra, voglia di disastro?
Le destre nazionaliste avanzano all’insegna dell’arroccamento comunitario. I romeni devono pensare a loro stessi senza legami con l’Europa, ma guardano alla protezione della Russia. Così fa l’AFD in Germania e così il leghismo della ex Padania ora riciclata in difesa della patria. Intanto gli americani drogati dalle ridicole e assurde promesse di Trump sulla nuova età dell’oro cominciano a pagare il prezzo per essersi consegnati ad uno dei peggiori demagoghi della storia degli Stati Uniti, uno che sta picconando il suo paese e distruggendo le sue alleanze mentre lucra con l’insider trading e con i bitcoin.
Gli elettori sembrano non capire nulla, felici di farsi circuire mentre quelli che votano sono pronti a portarli al disastro. Romania, Ungheria e gli altri paesi dell’est passati dalla miseria ai fondi europei vogliono tornare alle origini? Gli americani vogliono rinunciare ad essere il paese più potente del mondo? I tedeschi pensano che rompere l’Europa li renda più ricchi? Chiunque capisce che sono tragiche illusioni, ma non gli elettori delle destre estreme. Altre illusioni del fronte opposto (ecologismo integrale, green deal assurdo, negazione della sessualità naturale, libertà di immigrazione, libertà di colonizzazione islamica) hanno preparato il terreno a questa ribellione contro il buon senso. Il radicalismo elitario delle sinistre ha prodotto mostri ed è fuorviante pensare che basti riempirli di soldi perché si calmino. Il problema è l’identità. Per questo la ragionevolezza sembra cedimento.
5 maggio 2025
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