Dalla Ztl in barca a vela

Che vi devo dire, a me questa cosa della rivoluzione con gli Yacht e le barche a vela fa impressione. Non riesco a prenderla sul serio.

Che vi devo dire, siamo di fronte ad una tragedia, quella in Medioriente, ma io non riesco a scacciare dalla testa l’immagine del ricco signore e delle ricche signorine che nei salotti dei centri storici, della ricca borghesia de sinistra, mentre guardano Formigli, si agitano e allora chiamano il marinaio e armano lo Yacht di famiglia, per fare la rivoluzione.

Ho questa immagine qui in testa.

Di quelli, come diceva sempre il mio Gaber, che sono ricchi… ma amano i poveri, e si emozionano alle feste popolari, minchia!

Non ci posso fare niente. Ho questa immagine.

Devo dire che mi ero emozionato anche io.

Dal mio salotto.

Poi ho visto che hanno cacciato la giornalista de La Stampa, dalla barca a vela, perché non allineata, allora sono tornato in sé. In me.

Poi ho visto Fratoianni piangere, e mi è venuto da ridere. Una risata triste.

So che è sgraziato quello che dico, perché stiamo parlando di una tragedia vera.

Ma siccome è vera, molto vera, a me da’ fastidio il falso. Che vi devo dire. Mi da’ fastidio.

Per la miseria!

Una parola sugli ostaggi? No?

Una parola chiara, chiarissima, sui terroristi di Hamas che volevano trasformare Israele in Gaza, prima di Gaza, no?

Perché non so se vi è chiaro, 32 mila missili, di Hezbollah, Houthi, Hamas, lanciati su Israele, in due anni, avrebbero raso al suolo Israele, peggio di Gaza, senza la difesa di Israele.

Non so se vi è chiaro.

E gli Yacht e le barche a vela erano in mare in festa, il 7 ottobre e dopo.

Erano in mare in festa, e sono in mare in festa, quando le ragazze iraniane pendono dalle gru.

Erano in mare in festa e sono in mare in festa quando Putin stermina intere città, stupra donne e deporta bambini destinati alla russificazione, per odiare la loro patria e la loro madre e il loro padre.

Il massacro di Gaza deve finire. Deve finire.

Ma la pagliacciata degli Yacht e delle barche a vela non mi emoziona. Per niente.

Sergio Pizzolante (da facebook)

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *