Contro i distruttori c’è bisogno di Giorgia Meloni e dei conservatori
Perché bisogna aiutare Giorgia Meloni. Giorgia Meloni è in difficoltà come mai prima dalla sua vittoria.
Lei condivide alcuni contenuti di fondo dell’antiwokismo e della avversione alla religione green e (in parte) la rigidità assoluta sull’immigrazione, di Trump e Vance, ma non può condividere il nuovo patto Molotov- Ribbentrop fra Trump e Putin. Non può condividere la nuova divisione dell’Europa orientale fra russi e americani, possibile solo con la distruzione dell’Europa occidentale. Non le piace l’Europa così com’è, ma non può nemmeno accettare l’Europa che non è. E non può accettare “Zelensky dittatore”, dopo aver fatto di tutto per difenderlo dal vero dittatore. E, politicamente, oggettivamente, non ha lavorato per costruire una destra conservatrice europea che l’ha portata a Fitto vice presidente dell’Unione, per far vincere in Europa i “patrioti” neo nazisti di Afd, vero obiettivo di Trump per eliminare l’Europa.
Ma noi di una destra conservatrice europea abbiamo dannatamente bisogno. In questo crinale drammatico per l’Europa, l’Occidente e la democrazia abbiamo bisogno di avere un argine alla destra distruttrice da parte della destra conservatrice. Il Partito popolare europeo percepisce Giorgia Meloni come una alleata contro la distruzione. Così il centro di Macron. Così una parte della sinistra. Starmer soprattutto.
Perché c’è consapevolezza della posta in gioco: la fine dei nostri giorni. La fine dell’idea stessa di Occidente. E della democrazia! Chi non capisce questo è fuori dal mondo. Chi dice: “si ma l’Europa…”, ha ragione e torto. Perché anche a me il wokismo e un certo ambientalismo e la miopia sull’immigrazione non piacciono. Ma il lamento non può prevalere sulla necessità di un nuovo sentimento che deve crescere: difenderci dai nuovi barbari. I lamenti legittimi e giusti sono diventati pagliuzze rispetto alle travi che avanzano con una velocità e una violenza drammatiche.
E’ il momento dell’agire non del piangerci addosso. Non dell’automartellamento. Volete fare a gara a chi ne ha più da dire sugli errori europei? Vinco io. Ma la gara adesso è un’altra: non far finire i nostri giorni. Questo è! E invece la sinistra italiana non vede il burrone. Oppure è disposta a cascarci dentro se porta con sé l’odiata Meloni. Il nostro mondo salta in aria e per la sinistra italiana di Schlein la priorità è attaccare a testa bassa la Meloni, fiancheggiando Conte che fa l’elogio di Trump, che vuole la vittoria dei neo nazisti in Europa.
E’ pazzesco. Sveglia!!! Trump è il compimento del putinismo in Europa e si alimenta del “pacifismo” della destra neo nazista e della sinistra neo comunista. E del populismo alla Conte. Sveglia. Ci fosse una sinistra liberale e riformista in Italia sfiderebbe Meloni sulla costruzione e non salirebbe sul balzo della distruzione del muoia Sansone… Qual è la costruzione possibile? Difficilissimo dirlo. Ma io dico questo. Favorire due processi. Dico i titoli:
Costruire intorno a Francia e Inghilterra, le uniche sole potenze nucleari europee, la nuova reazione europea, in previsione di una Nuova Europa più autonoma e forte, tutta da fare;
favorire la costruzione di un argine da parte di Ppe e Conservatori europei verso la deriva trumpiana.
Non vedo altre strade. Per questo lo dico chiaro: bisogna aiutare Giorgia Meloni. Se poi lei non dovesse aiutarsi da sola ne prenderemo atto. Ma spingerla verso Afd e Trump è una idiozia.
Sergio Pizzolante (tratto da facebook)
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