Blocchiamo tutto: il delirio invece della ragione
Sciopero generale, università occupate, manifestazioni e blocco delle stazioni ferroviarie, flash mob negli ospedali. Un’ondata di isteria collettiva in nome della Palestina. C’è da chiedersi cosa gliene importa sul serio a tutta questa gente dei palestinesi, quale visione concreta hanno della situazione. Ciò che si percepisce è un’indignazione morale senza consapevolezza della realtà. Se veramente a qualcuno importasse dei palestinesi bisognerebbe cominciare col prendere atto che in medio oriente ci sono dei palestinesi che vivono benissimo nella libertà e nel benessere che una nazione può offrire e sono gli arabi israeliani.
Da qui bisognerebbe partire per cercare di capire perché quelli lasciati dalla storia sotto i regimi arabi islamici vivono male e sono inchiodati ad un fanatismo ottuso senza futuro. Si rivendica libertà dall’oppressione israeliana, senza domandarsi perché il piccolo stato di Gaza, riempito di aiuti e di soldi per 18 anni, libero dalla presenza israeliana, sia stato trasformato in una dittatura spietata e in un’unica base militare per fare la guerra inseguita per anni e scatenata da Hamas. Non partire da qui, non chiederselo significa essere in preda al fanatismo più stupido che coltiva l’odio e seppellisce la ragione. In nome di cosa si mobilitano i rabbiosi contro Israele? Nessuno di loro si è accorto che il popolo palestinese veniva spinto verso il massacro per un’ideologia di morte. Dormivano il sonno della ragione. Ora urlano a vuoto senza capire
2 ottobre 2025


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