Il vero green deal? I reattori SSTAR
Nell’ambito del Green Deal europeo, che mira a trasformare l’UE in un’economia a zero emissioni di gas serra entro il 2050, ma anche semplicemente per motivi economici e di sicurezza e indipendenza energetica, i reattori SSTAR (Small, Sealed, Transportable, Autonomous Reactor) emergono come una soluzione innovativa e promettente per superare le sfide energetiche, soprattutto per le grandi industrie e le città di dimensioni medie. Questi reattori, noti per la loro massima sicurezza grazie a una struttura sigillata che riduce al minimo i rischi di contaminazione, possono operare autonomamente per circa 30 anni senza rifornimento di combustibile, e con una manutenzione pressoché assente, rappresentando così una fonte durevole di energia pulita.
La capacità degli SSTAR di integrarsi facilmente nelle reti elettriche esistenti è un altro dei loro punti di forza. La loro natura modulare e la facilità di trasporto consentono di posizionarli vicino ai centri di consumo, ottimizzando i costi di trasmissione e distribuzione e rendendoli ideali per supportare le reti locali. Questo aspetto li rende particolarmente utili per affiancare le fonti rinnovabili intermittenti come il solare e l’eolico, garantendo una fornitura energetica più stabile.
Dal punto di vista economico, gli SSTAR offrono vantaggi notevoli. Sebbene il costo iniziale possa sembrare elevato, questo può essere ammortizzato grazie alla lunga durata operativa e ai bassi costi di manutenzione. Questi fattori li rendono competitivi rispetto ad altre tecnologie energetiche e una scelta sostenibile per il futuro. Possiamo dire che una città di medie dimensioni, diciamo di 100.000 abitanti, al costo di soli 2 anni di fornitura energetica convenzionale, potrebbe acquistare e mettere in opera uno SSTAR, che fornirebbe energia per 30 anni.

Per le grandi industrie, che necessitano di un approvvigionamento energetico costante e affidabile, gli SSTAR possono fungere da fonti complementari, contribuendo alla riduzione delle emissioni di carbonio. Le città di medie dimensioni possono sfruttare la flessibilità offerta da questi reattori per migliorare la gestione del proprio fabbisogno energetico, integrandoli nei sistemi di rete esistenti per assicurare una fornitura energetica affidabile e sostenibile.
In conclusione, l’adozione degli SSTAR nel contesto del Green Deal potrebbe non solo risolvere efficacemente le problematiche legate alla fornitura di energia per grandi industrie e città di medie dimensioni ma rappresenterebbe anche un passo significativo verso l’obiettivo di un’Europa carbon-neutral. Con un impegno congiunto tra governi, industrie e comunità, gli SSTAR potrebbero diventare pilastri di un futuro energetico sostenibile e prospero.
Paolo Crucianelli


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