Le guerre intorno a noi e la nostra oasi di pace

Dispiace per i pacifisti, ma il mondo che circonda la nostra oasi europea vuole la guerra. La vogliono, non la subiscono. Certo tanti inermi innocenti pagano con la vita la volontà di classi dirigenti, gruppi al comando o in perpetuo conflitto di competere con le armi per prevalere. Lo sa bene Putin che il mondo va in questa direzione e che i più deboli sono destinati a soccombere oppure, nel migliore dei casi, a mettersi al servizio dei più forti. Bisogna constatare che il mondo musulmano è un generatore di guerre sempre attivo. Africa, Medio oriente, penisola arabica e poi Iran, Irak, Afghanistan, Pakistan. La linea dell’instabilità è troppo estesa. Non appena si raggiunge un equilibrio in una sua parte ne emerge subito un’altra che lo sconvolge.

Dobbiamo prendere coscienza che gli appelli alla pace non servono e che il dialogo parte sempre dai rapporti di forza. Cerchiamo allora di guardare oltre le nostre piccole beghe affrontandole con la coscienza che la nostra oasi di pace e di benessere (anche se in Italia ci fosse veramente un 10% di poveri c’è pur sempre un 90% di benestanti) ce la dobbiamo tenere cara e dobbiamo difenderla da ogni minaccia perché nessun’altro lo farà per noi

2 dicembre 2024

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