PROPAL: DALLA PARTE SBAGLIATA E CON ARROGANZA

I laudatori delle manifestazioni propal e della flotilla (i più bei nomi dell’intellighenzia di sinistra) ora cercano di mettersi sul carro dei vincitori. Ad ascoltarne e leggerne i commenti il Piano di pace sarebbe una vittoria di quei movimenti che avrebbero costretto Trump ad esigere da Netanyahu la fine della guerra. Un abisso di stupidità nel quale bisogna immergersi perché tante menti deboli potrebbero crederci e magari tornare in piazza e sfilare urlando gli slogan di Hamas. Quindi fissiamo i punti:

  1. La guerra l’ha progettata, organizzata e scatenata Hamas con la supervisione dell’Iran per bloccare la pacificazione del medio oriente (piano di Trump con gli Accordi di Abramo) e “apparecchiando” il teatro di guerra in modo tale da ottenere un gran numero di vittime civili (tattica “esci dal tunnel, colpisci, rientra nel tunnel e lascia i civili come bersaglio”)
  2. Quindi nei combattimenti si scontravano l’IDF e i miliziani di Hamas con tutte le armi e le risorse che sono entrate a Gaza durante 18 anni di “prigione a cielo aperto”, ma in un campo largo il confronto era tra paesi arabi che avevano aderito alla strategia americana degli Accordi di Abramo e i suoi nemici: Iran e gruppi armati legati alla sua strategia (Hamas, Hezbollah, Houthi, Jihad) con Qatar e Turchia finanziatori, ma osservatori e mediatori (una conferma che quello è un mondo di falsi)
  3. I paesi arabi aperti agli Accordi di Abramo non sono intervenuti nella guerra di Gaza come Hamas sperava, ma anzi, hanno protetto Israele dai missili iraniani e adesso sono i protagonisti del Piano di pace con l’aggiunta di altri stati che nel 2020 non si erano schierati (Turchia, Pakistan, Indonesia)
  4. Israele è riuscita a combattere su tutti i fronti stroncando la forza di Hamas senza i massacri di popolazione che avrebbe potuto fare grazie al totale controllo dei cieli e alla potenza delle armi e applicando la tattica degli avvisi sulle aree di combattimento e dello spostamento degli abitanti
  5. Hamas è stato ridimensionato con l’azione militare e solo dopo Trump si è mosso per concordare con Netanyahu il Piano di pace al quale hanno aderito tutti tranne Iran e Hamas e i movimenti propal europei
  6. La sconfitta di Hamas è stato il punto di svolta perché i paesi arabi sono tornati sugli Accordi di Abramo dopo aver costatato la sconfitta della galassia iraniana; senza sconfitta sul campo non ci sarebbe stato questo piano di pace (domanda: perché l’Iran voleva e vuole la bomba atomica?)
  7. I movimenti propal occidentali si sono schierati subito dalla parte di Hamas e contro Israele ottenendo come risultato che i governi più deboli in Europa mettessero Israele nel mirino e questo, sì, sulla base di opinioni pubbliche instupidite dalla disinformazione a senso unico prodotta dai media e dal gran numero di fans palestinesi che si sono mossi nelle università, tra gli intellettuali e ovunque le sinistre avessero messo le loro radici negli anni passati.

CONCLUSIONE: non solo i movimenti propal (inclusa la ridicola sceneggiata della flotilla), non hanno contato nulla nel piano di pace trumpiano e nell’adesione del mondo arabo e musulmano, ma si sono messi dalla parte di Hamas, sconfitto e unico responsabile della guerra e dei massacri di gazawi. Con ciò chiudendo il cerchio su opinioni pubbliche che hanno i progressisti come riferimento contrarie ad aiutare l’Ucraina per non inimicarsi la Russia, ma ferocemente ostili ad Israele e fiancheggiatrici del fascio islamismo. (Con aberrazioni di idiozia come gli LGBTQ+ per la Palestina dal fiume al mare)

Claudio Lombardi

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