Rousseau e gli altri: come decidono i partiti?
Per i 5 stelle il voto di oggi sulla piattaforma Rousseau sarebbe l’attuazione di un principio di democrazia diretta. Ognuno ha le usanze che vuole, ma è facile ribattere che la democrazia diretta richiederebbe che ogni atto politico compiuto a nome del M5s dipendesse da una decisione degli iscritti. Rispondere ad un quesito formulato da altri si chiama sondaggio o, al più, referendum. Il metodo democratico richiesto dall’art 49 della Costituzione richiede ben altro che voti sporadici di gente che si registra ad una piattaforma online.
Cosa esattamente non si sa perché quell’articolo non è mai stato attuato. I partiti sono creature doppie: essenziali nel funzionamento delle istituzioni; impenetrabili nella loro organizzazione interna. Oggi in primo piano è il voto nei 5 stelle, ma gli altri partiti come decidono? L’epoca dei congressi che partivano dalla base e arrivavano fino al congresso nazionale per selezionare programmi e gruppi dirigenti è finita. Ma avrebbero ancora un senso con la politica dominata dai leader e dai gruppi dirigenti che si impongono all’opinione pubblica comunicando in tv e su internet e che ricorrono a consulenti e centri di ricerca per elaborare i programmi? Forse sì, ma qualcuno dovrebbe provarci
11 febbraio 2021
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