Starmer vince Le Pen no

Il grande rischio di questa domenica è scongiurato: il RN di Marine Le Pen non ha preso la maggioranza assoluta dei seggi e non governerà. Avrà, però, altri tre anni per suscitare ed organizzare la protesta dei francesi. Protestare è facile, governare è difficile perché bisogna scegliere e raggiungere dei risultati senza combinare disastri. Starmer a capo del Labour nel Regno Unito lo sa e, infatti, ha capito che gli elettori non hanno bisogno di qualcuno che dica sempre di sì sapendo che alle parole non possono seguire i fatti. La demagogia in Francia ha avuto una sua vittoria se si sommano i voti dell’estrema destra e dell’estrema sinistra. Due poli urlanti che enfatizzano la protesta non su questioni di vita o di morte, ma su concreti interessi di piccola portata più o meno legittimi, ma tutti esasperati ed estremizzati. Con una potenza ostile che incombe sull’Europa e che opera per la sua disgregazione.

Starmer, invece, vince nella chiarezza della sua collocazione internazionale, senza promesse mirabolanti e senza alzare la voce, ma con la consapevolezza che i cittadini hanno bisogno di politici che diano prova di stabilità e moderazione. Finalmente qualcuno che sottolinea le vere virtù che possono guidare società complesse e stati inseriti in un mondo sempre più pericoloso e agguerrito. Stabilità e moderazione che gli estremisti non avranno mai e per questo devono restare ai margini

7 luglio 2024

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