L’Iran ha un programma nucleare in atto e ve lo dimostro
Sì, la natura militare del Programma Nucleare Iraniano è praticamente certa. Con poche ( nessuna ) possibilità pratiche di contestazione. Per diversi motivi. Vediamoli.
1 La questione dell’ arricchimento.
Secondo i rapporti AIEA (Agenzia Internazionale Energia Atomica) , il 17 maggio la Repubblica Islamica Iraniana disponeva di 408,6 kg di uranio arricchito al 60%, pari ad un aumento di 133,8 kg rispetto ai tre mesi precedenti. Un aumento di quasi il 33% in SOLI TRE MESI. Questo è uno dei tre segnali più importanti della NATURA MILITARE del programma nucleare iraniano (Ossia : Grado di arricchimento , posizionamento e caratteristiche costruttive degli impianti di arricchimento , sviluppo di sistemi di consegna cioè i missili) semplicemente perché NON ESISTE alcun uso civile noto per un materiale con quella percentuale di arricchimento.
Per arricchimento intendiamo l’ aumento della percentuale naturale di Isotopo fissile nel materiale che è composto (in natura) da un 99,26 % di Uranio U238, da uno 0,7% di Uranio U235 (l’isotopo fissile) e da uno 0,04 % di Uranio U234 (sostanzialmente neutro). I gradi più comuni di arricchimento dell’ Uranio sono (elenco i più significativi, per tentativo di sintesi del post) :
-Low Enrichment Uranium , o LEU (Uranio a basso arricchimento) : tra il 3 e il 5 % (È il materiale usato nei reattori elettronucleari civili)
-High Assay LEU (HALEU) (uranio a basso arricchimento ma ad alto dosaggio) : tra il 15 e il 20% di arricchimento . È usato nei reattori di ricerca e nei nuovi reattori civili SMR (Small Modular Reactor)
-High Enriched Uranium (Uranio altamente arricchito) o HEU : tutte le percentuali di arricchimento superiori al 20 %. Non si conoscono altri utilizzi, per Uranio arricchito oltre quella soglia del 20 % che le Armi Nucleari.
Considerato anche che nei reattori di ricerca (e spesso era ricerca orientata alle applicazioni militari dell’ energia nucleare) si è cercato di eliminare quanto più possibile l’uso di HEU, per motivi di contro-proliferazione nucleare e considerato che i processi fisici da studiare in quei reattori sono replicabili anche con HALEU. Per questo , OGNI SOGLIA superiore al 20% viene definita ” suscettibile di impiego militare ” , mentre per arricchimenti superiori all’ 80 % si parla proprio di ” Grado Militare ” ( di arricchimento ) : Weapons Grade . Unica eccezione, i reattori nucleari navali militari come il Bechtel A1B o il Westinghouse A4W utilizzati sulle Portaerei e sui sottomarini della US Navy , che utilizzano HEU ” Weapons Grade ” o vicini al tale grado per avere reattori ad alta potenza e con la vita del combustibile pari a quella dell’ Unità Navale su cui sono installati, evitando i costosissimi interventi di “Recoring” , ossia di sostituzione del nocciolo e delle barre di combustibile. (Costi di MILIARDI di dollari per unità ricondizionata ).
Mi par di aver letto che qualche buontempone ipotizzi proprio l’ uso propulsivo navale , per le scorte di uranio altamente arricchito Iraniano. Beata ignoranza : i sottomarini e le portaerei a propulsione nucleare sono appannaggio di paesi dalle elevate capacità tecniche nel ramo dell’ ingegneria navale, capacità raggiunte in DECENNI di cantieristica navale dedicata.
L’ Iran non è in grado di arrivare a progettare e costruire un più semplice sottomarino convenzionale , e non parliamo di portaerei (hanno convertito una portacontainer in un..qualcosa galleggiante per impieghi di droni , niente a che vedere con una vera portaerei ) , figuriamoci realizzare unità per cui potrebbero servire reattori nucleari. Torniamo al punto.
Generalmente, come abbiamo visto, per avere un’ arma atomica utilizzabile per provocare una DETONAZIONE NUCLEARE , servono gradi di arricchimento dell’ Uranio pari o superiori all’ 80 % , che è il grado usato per la Little Boy lanciata su Hiroshima. Si dimentica sempre, però , che la reazione a catena della fissione PUÒ ESSERE INNESCATA CON PERCENTUALI INFERIORI DI ARRICCHIMENTO . In teoria anche al 20% di arricchimento l’Uranio potrebbe sostenere la reazione a catena incontrollata. Allora perché si cerca di arrivare a quei gradi ? Per una questione di “utilizzabilità dimensionale ” dell’arma e per una “CERTEZZA di fissione esplosiva “. Più alto è il grado di arricchimento, più piccola sarà la MASSA CRITICA necessaria ad innescare la fissione e quindi l’ esplosione ; più piccola sarà la massa critica , più piccola sarà la bomba e più facile sarà infilarla nella testata di un missile o nel vano bombe di un Bombardiere.
Ma a percentuali inferiori di arricchimento si può comunque CONFEZIONARE UNA BOMBA SPORCA, ossia una bomba che non detona come le normali bombe nucleari , ma (mediante esplosivo convenzionale ) rilascia grosse quantità di materiali radioattivi suscettibili di rendere inabitabili le aree colpite per molto, molto tempo.
Quindi, alla luce di tutte queste considerazioni e tenuto conto dell’ assenza di usi civili per HEU, arrivare ad arricchire l’ Uranio oltre il 20 % indica che il tuo programma di arricchimento ha un INDISCUTIBILE OBIETTIVO MILITARE. Non si può giustificare altrimenti , capite? E a preoccupare ENORMEMENTE è quel tasso di crescita dello stock di materiale arricchito che ha CERTIFICATO AIEA. + 33% in TRE MESI significano solo una cosa : che il tuo processo di arricchimento è ormai ad un livello di efficienza tale che ti manca (relativamente ) poco per arrivare al Weapons Grade.
Se lasciato fare, l’ Iran potrebbe arrivare ad accumulare sufficiente uranio arricchito al 90 % per una bomba (ne servono circa 40-45 kg ad ordigno, con quel grado di arricchimento) molto presto , forse entro l’ anno corrente.
2 All’ Iran potrebbe servire l’ arricchimento ” domestico ” per avere uranio destinato a scopi civili ? No, non ha necessità di avere tale capacità. L’ Iran, insieme a Belgio, Italia e Spagna è socio dei Francesi nel loro impianto di arricchimento EURODIF di Georges-Besse , del quale ha una quota del 10% , più che sufficiente a garantirgli l’approvvigionamento di combustibile per la sua centrale di Bushehr (1 reattore VVER 1000 in funzione dal 2011 e 1 in costruzione). Se il programma nucleare iraniano fosse orientato alla produzione elettronucleare, quindi, non ci troveremmo a discutere di uno stock di 400 e passa Kg di Uranio arricchito al 60%.
3 La particolarità degli impianti di arricchimento iraniani.
Un impianto di arricchimento è una struttura industriale estremamente complessa, come complesse sono le operazioni che vi si svolgono. Tutti, ripeto , TUTTI gli impianti di arricchimento noti negli altri paesi SONO IN SUPERFICIE. Il citato impianto di Georges Besse è un esempio. È posto nelle vicinanze di una centrale nucleare, ovviamente circondato da pesanti misure di sicurezza ( è vietato anche il sorvolo di questo genere di impianti, almeno a determinate quote ) ma è in SUPERFICIE. Per motivi intuibili : facilità di progettazione, semplificazione di installazione delle complesse ” batterie di centrifughe ” (ne servono MIGLIAIA ) necessarie al processo di arricchimento , facilità di accesso durante le operazioni di carico / scarico del materiale trattato.
Nessuno ha impianti a profondità elevate come quello iraniano di Fordow , per la distruzione del quale si ritiene serva addirittura la GBU 57 Massive Ordnance Penetrator, una gigantesca bomba guidata americana da 13600 kg di peso ( di cui 2404 di esplosivo ) , 6.2 metri di lunghezza e 0,80 mt di diametro, lanciabile praticamente dal solo bombardiere B2 Spirit . NON ESISTE ALCUNA RAGIONE TECNICA immaginabile per complicarsi così tanto la vita da mettere un impianto del genere così in profondità nella roccia. Perlomeno nessuna nota ai pianificatori nucleari industriali di TUTTO IL RESTO DEL MONDO.
Sicuramente non la necessità di contenere eventuali fughe radioattive : allo stato in cui si ” lavora ” nelle batterie di centrifughe , l’uranio ha sì un’ attività radiologica, ma niente da richiedere di seppellire quei macchinari sotto decine di metri di roccia. Se il contenimento fosse una scusa valida per seppellire un impianto nucleare dentro una montagna , vedremmo anche (a maggior ragione) i reattori delle centrali avere una tale , COMPLESSA , collocazione.
L’ unica ragione immaginabile per fornire un tale livello di protezione ad un impianto di quel tipo è quindi una CONSIDERAZIONE MILITARE che discende da una DESTINAZIONE MILITARE D’ USO di tale impianto.
Ho intenzione di utilizzarlo per ricavare materiale fissile per bombe , è quindi un BERSAGLIO per un attacco preventivo che mi voglia impedire di avere armi nucleari, perciò lo metto dove è più difficile distruggerlo.
E gli altri impianti non sono da meno , sono tutti più o meno costruiti in modo da rendere difficoltosa una loro neutralizzazione violenta al costo di una complicazione non altrimenti giustificabile.
L’ arma atomica è l’ unica motivazione LOGICA per spendere così tanti soldi e tante risorse ( ritardando anche l’ inizio delle operazioni di centrifugazione ) per costruire in quel modo quegli impianti.
Qualcuno potrebbe obiettare ” ma i poveri iraniani sono minacciati dal perfido Israele e quindi proteggono i loro impianti “. Sciocchezze : un attacco ad un sito civile di quel tipo sarebbe POLITICAMENTE IMPOSSIBILE , se non fosse dimostrata con certezza la produzione di materiale fissile W.G. Ed occorrerebbero prove veramente schiaccianti , per convincere tutta la Comunità Internazionale (e AIEA) che non prendono troppo alla leggera un attacco militare contro un’ installazione nucleare CIVILE.
Basta ricordare che nemmeno russi e ucraini hanno avuto REALMENTE mai intenzione di attaccare Zaporizhizia Nuclear Plant o il Sarcofago della Ex Centrale di Chernobyl, al di là di qualche scaramuccia intorno a ZNP per assicurarsene il controllo. Ed entrambi i contendenti hanno permesso libero accesso in ZONA DI GUERRA agli impianti nucleari dell’ area agli ispettori AIEA.
Ecco quindi che le caratteristiche di quegli impianti sono una dimostrazione pressoché INDISCUTIBILE di natura militare delle loro operazioni.
4 I ” Sistemi di consegna ” , ossia l’ arsenale missilistico iraniano.
L’ Iran ha da tempo una solida capacità missilistica , ottenuta clonando sistemi ex sovietici , sviluppandoli e poi usufruendo di scambi tecnici con North Korea e Pakistan.
Fino allo scontro con Israele (che ha “potato” a dovere sia l’arsenale che la capacità produttiva di quei sistemi) , l’Iran disponeva di uno stock di 3000 missili (dato medio tra le varie stime) in grado di raggiungere Israele. Molti li ha lanciati , alcuni li sta ancora lanciando, altri ancora sono stati colpiti dalle bombe israeliane ancora nei loro siti di lancio. Che tipi di sistemi aveva ? Con che gittata?
I missili più capaci sono lo Shahab 3 ( versione Iraniana del nordcoreano NoDong ) e la sua versione migliorata Ghadr 101, più il nuovissimo Khorramshahr-4 ( o Kheibar ) , basato anch’ esso su un modello Nordcoreano . Sono missili con una gittata compresa tra i 1400 e i 2000 km , con possibilità di arrivare a 4000 km per il Khorramshahr-4. Perché questi sistemi sono indice della ricerca di ottenimento di una capacità nucleare? Perché un missile balistico non è un sistema dal grandissimo valore militare , se dotato di testata convenzionale . Solitamente hanno un CEP ( Circular Error Probability , il parametro che si usa per valutare la precisione di sistemi balistici, che non sto a spiegare ) nell’ordine di diverse decine (spesso centinaia ) di metri.
Gli iraniani hanno migliorato la precisione dei loro missili , riuscendo perfino a sviluppare le cosiddette “testate a gliding ipersonico”, ossia testate che ” planano ” a velocità ipersonica ( > Mach 3 ) ,fanno manovre evasive per eludere i sistemi di intercettazione e che sono spesso dotate di sistemi di guida che ne aumentano la precisione. Ma tutto ciò non cambia il significato del missile come arma : non è un sistema che con testate convenzionali “disabilita” sufficienti capacità militari del nemico per fare volgere la battaglia a tuo favore. Fanno danni, certamente, e possono arrivare a colpire capacità importanti, ma occorre lanciarne tantissimi, vedersene intercettare la gran parte e sperare che un numero sufficiente passi le difese del nemico. Lasciano però l’ avversario con gran parte delle capacità per reagire e colpirti a sua volta.
Le forze armate dei paesi più evoluti non ci hanno puntato molto , sebbene gli ultimi sviluppi in termini di testate manovranti e sistemi di guida possano dare un nuovo mi impulso al settore. Si preferisce avere altre capacità a meno che non ti servano per recapitare sul bersaglio una o più testate nucleari.
Allora il discorso cambia …anche la frazione di armi che sopravvive ai sistemi di difesa crea danni pesantissimi al nemico ,soprattutto se è un nemico con un territorio come quello Israeliano , con poca profondità strategica .
Puntare così tanto sui missili, dedicarci così tante risorse economiche , tecniche e umane ( tecnici ) è un altro indice di volontà di sviluppo di una capacità nucleare .
Preso da sé potrebbe avere altre spiegazioni, ma se lo unisci alla capacità di arricchimento e alle caratteristiche degli impianti industriali , viene fuori un quadro con praticamente nessuna altra spiegazione
5 L’ Iran allora era vicino ad avere un’ arma nucleare ? No, se si intende la capacità di lanciarla su Israele. Tra avere un ordigno in grado di esplodere in un test a terra in poligono e uno in grado di essere piazzato nella testata di un missile c’è una serie di passaggi che richiederebbe ancora un po’ di tempo. Ed è questo che ha certificato AIEA : che il programma ha caratteristiche militari ma che ancora ” non ci sono prove di realizzazione di armi nucleari ” Grazie ar….direbbero a Roma. Hanno farina, zucchero, lievito per dolci, crema per la farcitura e forno già caldo , ma “non ci sono prove che vogliano fare una torta nei prossimi 3 minuti “. AIEA non è un’organizzazione politica , è un’ organizzazione TECNICA e deve basarsi su prove indiscutibili…se esiste un ragionevole dubbio (che in questo caso comunque non c’è) evita di lanciare accuse. Peraltro, di cosine pesanti, nel rapporto ufficiale che HO LETTO , ne dice parecchie. Parla della quantità di materiale fissile , del suo incremento e del suo grado di arricchimento. Parla di ostacoli alle ispezioni, di manomissione di sistemi di controllo come le telecamere installate da AIEA negli impianti , di accessi negati , di spiegazioni non date. Comportamenti che non hanno spiegazione in un TRASPARENTE programma di arricchimento civile. MA NON È COMUNQUE QUESTO IL PUNTO. Come ho illustrato ,un simile programma ha un solo scopo e all’Iran bastava davvero poco per arrivare ad avere materiale per una bomba. Una bomba da test, ovviamente, ma basta arrivare al TEST esplosivo per mettere Israele in forte pericolo, è sufficiente la DIMOSTRAZIONE NUCLEARE . Faccio esplodere un ordigno da test (magari delle dimensioni di un piccolo edificio) e VARCO LA SOGLIA NUCLEARE. Divento un paese a capacità nucleare.
Israele a quel punto non potrebbe avere la certezza su quale stadio avrebbe raggiunto il programma iraniano e si troverebbe in una situazione in cui una ritorsione convenzionale verso Teheran per appoggi come quello fornito ad Hamas sarebbe molto, molto più rischiosa. Consegnando un’ impunità di fatto a Teheran, che a quel punto sarebbe molto più facilitato a CONTINUARE AD ATTACCARE Israele coi suoi proxy.
Perché QUESTO DIMENTICATE TUTTI : ISRAELE È COSTANTEMENTE ATTACCATO DALL’ IRAN E DAI SUOI SODALI. Da DECENNI… Non è Israele che ha attaccato quell’ alleanza di attori aventi peraltro lo scopo DICHIARATO di distruggerlo . Poco importa se Hezbollah adesso è ridotta all’ impotenza , l’ Iran avrebbe la possibilità di ricostruirla con calma e poi scatenarla di nuovo all’attacco (per fare un esempio) , come ha fatto per ben due volte dal 2000 ad oggi.
Il punto è che , come abbiamo visto nel recente scontro tra Pakistan e India , la comunità internazionale farebbe pressioni insostenibili su Israele se dovesse rischiare uno scontro atomico con Teheran. Gli effetti degli scontri nucleari TRAVALICANO le frontiere dei due contendenti. A tanti paesi basterebbe un test riuscito iraniano per impedire ad Israele qualsiasi azione verso l’ Iran scatenata per REAZIONE a futuri attacchi di proxy iraniani. ( Si , parlo di voi, INUTILI europei) E Teheran potrebbe addirittura arrivare a MINACCIARE L’ uso dell’ atomica se Israele dovesse reagire ad un nuovo 7 ottobre, qualora ne fosse in possesso. ( 7 ottobre in cui l’ Iran ha avuto un coinvolgimento )
Qualcuno potrebbe dire : ” PERFETTO ! COSÌ NON VEDREMO ALTRE GAZA “. Sarebbe un povero sciocco , un pericoloso stupido. Vedremmo non una nuova Gaza , vedremmo una GIGANTESCA RIPETIZIONE DEL 7 OTTOBRE. La fine di Israele, in una riedizione su larga scala della Shoah, probabilmente.
Ora : ci sono alcuni che desiderano questa cosa, che GODREBBERO per questo risultato. Lo vediamo in tante dichiarazioni, commenti, post , prese di posizione. In testa la VERGOGNOSA campagna dei “50000 sudari per Gaza ” : cocchi cari , almeno 26000 li avete messi per i tagliagole di Hamas…per ASSASSINI INTENZIONALI DI BAMBINI. ( Nessuna vergogna su questo ? ) Non posso farci nulla se esistono ancora degli esseri così spregevoli , tranne un paio di cose: tenermeli LONTANI , a distanza di sicurezza (più per loro che per me) e continuare a smontare le bufale e i racconti VELENOSI E IN MALAFEDE che sono impegnati a fare con un’abnegazione che disgusta ( fortunatamente anche con un’ INDISCUTIBILE IGNORANZA) . Un’ opera di contrasto che sono ben lieto di fare , per quel poco che può contare. Io DISPREZZO chi vuole la distruzione di Israele e , ancora di più , chi fa finta di non volerla ma fa di tutto affinché avvenga. E non ho alcuna intenzione di nascondere questo mio stato d’animo.
PS : ovviamente il rischio di raggiungimento della capacità nucleare da parte iraniana non è l’unico motivo per cui Israele sta attaccando l’ Iran. Vogliono anche il cambio di regime. Ed è un obiettivo SACROSANTO, viste le dichiarazioni di volontà di distruggere Israele fatte da Ayatollah e Presidenti Iraniani e , soprattutto, le azioni di Teheran e dei suoi alleati. Se avete da obiettare a questo intento , vista la natura del regime iraniano e le SOFFERENZE che infligge al suo stesso popolo ,mi dispiace veramente per voi …. sul serio.
Sarebbe però TOTALMENTE inutile spiegarvi perché : i valori morali sono patrimonio di specie sufficientemente evolute.
(Mi sono avvalso, nella scrittura del post, della collaborazione dell’ amico Fernando Arnò) .
Davide Galeotti (da facebook)


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