Europa: la bella addormentata
Bella l’Europa lo è e pure addormentata con la testa assopita tra i morbidi cuscini delle sue retoriche, del suo benessere (il maggior mercato mondiale), delle sue procedure che assicurano ricche rendite di posizione a eserciti di burocrazie, impiegati, consulenti, associazioni, partiti, intellettuali. Il compito che l’Europa si è assunto è quello di imporre regole su tutto senza una vera gerarchia e senza un progetto. Eppure le idee ci sarebbero da quella di Macron di riformare l’unione a cerchi concentrici a quella di Draghi di puntare sulla competitività. Con la UE insistente sul piano internazionale e incapace di decisioni strategiche gli europeisti agitano come una bandiera i soldi del Next Generation EU che non stanno producendo nulla su ciò che conta: politiche industriali, difesa, energia, rapporti internazionali. Le scadenze (e le sanzioni) imposte per la mobilità elettrica testimoniano di un impazzimento demenziale. L’Europa che si crede il centro del mondo distrugge la sua capacità industriale per fare spazio alla Cina.
La vicenda dei satelliti è emblematica. Il progetto Iris e quello di Musk (Starlink) nascono all’incirca negli stessi anni. Dopo dieci anni Musk ha più di 6500 satelliti in orbita, Iris nemmeno uno e prevede di averne 290 a partire dal 2030. Cioè il nulla. Il mondo corre e non aspetta, è tempo di svegliarsi
11 gennaio 2025
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