Ancora polemiche sul 25 aprile? Ma basta!
L’Italia è una nazione incompiuta. Possiamo immaginare che in Francia si metta in discussione la festa nazionale del 14 luglio e quindi anche la Rivoluzione? No. In Italia, invece, ogni anno la festa della Liberazione genera polemiche da parte di quelli che mantengono un legame – politico, sentimentale, culturale, ideologico – con il regime fascista e dichiarano di non riconoscersi nella Resistenza. Provano a riscrivere o deformare una storia che è, invece, chiara. Alla base della Repubblica italiana c’è una guerra. Una parte degli italiani, organizzati da gruppi politici antifascisti, si ribellarono al fascismo e ai nazisti. E combatterono sotto la direzione del CLNAI che costituì il primo nucleo del nuovo stato italiano. Il 25 aprile 1945 il CLNAI proclamò l’insurrezione generale che portò alla cacciata dei nazisti, alla resa dei fascisti e aprì la strada alla fine della guerra.
La Resistenza non fu di parte, ma incluse tutti gli antifascisti, dai monarchici ai comunisti. La Costituzione fu scritta dai rappresentanti eletti da tutti gli italiani tra i gruppi politici che organizzarono la lotta armata. Dunque la Repubblica democratica è antifascista, la Costituzione è antifascista. Se oggi siamo liberi lo dobbiamo alla guerra contro il regime fascista. Noi italiani dovremmo maturare, ringraziare l’antifascismo e diventare una nazione
24 aprile 2023
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Fornisci il tuo contributo!