È iniziata la campagna elettorale

Anche nel voto di domenica l’astensione è stata vicina al 50%. Sfiducia nei partiti e nelle istituzioni? Certo, ma anche disinteresse per le scelte politiche e amministrative confidando che comunque non potranno prescindere dai gruppi di interesse o dalla ricerca di soluzioni individuali a problemi collettivi. I partiti che hanno perso voti minacciano la fuga dal governo all’inseguimento di Giorgia Meloni che da anni urla tutta la sua rabbia nei comizi. Chiedeva le dimissioni del governo e nuove elezioni all’inizio della pandemia e lo chiede anche adesso. Lancia proposte su tutto mischiando qualcosa di ragionevole con molto di improponibile perché fuori dal mondo. Non importa. Gli elettori la scelgono per le sensazioni che trasmette. L’Europa delle patrie che invoca è quella di Orban che ci sta dentro solo per succhiare soldi dai paesi più ricchi.

La fuga dalla realtà è la specialità di molti partiti. La distribuzione di bonus a valanga con un debito che è arrivato al 160% del Pil lo conferma. Pochi hanno il coraggio di proporre politiche che vadano oltre l’orizzonte elettorale. Si vive in un eterno presente, schiacciati dall’opinionismo che trasforma ogni questione in uno scontro di opinioni come se l’Italia vivesse in un mondo a parte. Draghi ha il polso del mondo reale, ma da solo non basta

15 giugno 2022

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *