Da Anchorage a Washington

Archiviare, ma non dimenticare lo spettacolo di Anchorage con Putin accolto come un imperatore. Prendere atto che l’Alleanza atlantica del passato non c’è più e che gli Stati Uniti vogliono occuparsi dei loro interessi e non pagare più la difesa di paesi ricchi e profittatori. Possiamo dire che era ora? Non si può vivere nell’illusione dell’Europa potenza di pace quando il nemico Russia invade i tuoi confini. La novità è che, oggi intorno alla difesa dell’Ucraina, compare sulla scena internazionale il nucleo di una nuova Europa che, per ora, si affianca e non sostituisce quella di Bruxelles. Sembra profilarsi un assetto a cerchi concentrici, il più ampio dei quali è riservato al mercato comune e quello più ristretto alla politica internazionale e della difesa con un ruolo della Nato ancora da definire.

Nulla sarà facile per questa nuova Europa a partire dal rapporto con le opinioni pubbliche. Da anni la Russia sta fomentando l’antieuropeismo e il finto pacifismo che condiziona l’azione dei governi. Da anni sta allevando partiti filo russi e sabotatori della collaborazione fra gli stati europei sperando che divengano maggioranza come già avvenuto in Ungheria e Slovacchia. Il tempo per agire è poco e la garanzia di sicurezza per l’Ucraina, concordata tra europei e americani, è precaria perché soggetta alla mutevolezza delle forze di governo. In Russia Putin sarà al comando a vita mentre negli stati europei tutto è sottoposto al consenso che è facile da inquinare

19 agosto 2025

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