Gas: l’emergenza che non si vuole vedere

Presi nel vortice di un’estate da boom e di una crisi politica confusa e incurante dell’interesse nazionale gli italiani non si rendono conto dell’emergenza alla quale stanno andando incontro. Tra poche settimane la carenza del gas e i prezzi folli che si stanno raggiungendo anche per l’elettricità metteranno in discussione il nostro tenore di vita e la solidità della nostra economia. Il governo ha cercato di tappare i buchi spendendo decine di miliardi, ma i soldi non ci sono più dissipati nei mille rivoli dei bonus (solo il bonus 110% più di 40 miliardi!). Da ottobre bisognerà tagliare i consumi.

L’Europa (meno del 10% delle immissioni globali di CO2) si è messa un  cappio al collo con il programma che fissa tappe forzate per la transizione energetica e nemmeno la guerra della Russia ha indotto a maggiore saggezza. Invece di attrezzarsi per l’adattamento si è diffusa l’idea che debba essere il meteo ad adeguarsi alle nostre esigenze e che sia possibile modificare il clima troncando i consumi di energie fossili con effetti già nella prossima estate. Un’assurdità. La verità è che abbiamo bisogno di gas. Le rinnovabili, frenate da mille vincoli ideologici (il sacro paesaggio!) e burocratici, sono lontanissime dal garantire la continuità che serve al sistema energetico. Dovremmo estrarre tutto il gas che giace nel nostro sottosuolo e costruire i rigassificatori. Subito però. Non c’è più tempo

21 luglio 2022

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