Il finto bipolarismo con dentro i filorussi

Per tanti anni abbiamo sentito invocare la scelta del governo da parte degli elettori. Ed effettivamente la fine del sistema proporzionale (1993) ha portato tre leggi elettorali diverse tra loro, ma unite dalla spinta al raggruppamento dei partiti in schieramenti contrapposti raccolti sotto l’egida di un leader e di un’identità prevalente (destra – sinistra). Possiamo essere soddisfatti? No perché il bipolarismo che si è creato è finto e maschera diversità fondamentali. L’invasione dell’Ucraina le ha fatte emergere e oggi sia al governo che all’opposizione ci sono forti partiti filorussi: la Lega di Salvini, il M5s di Conte, il finto pacifismo per disarmare l’Ucraina di AVS. Il tratto comune che li unisce è la preferenza per il rapporto con la Russia o l’assenza di un vero rifiuto della sua aggressività verso l’Europa.

Gli elettori quindi possono votare uno dei due poli, ma dentro ci trovano i filorussi che vogliono un’Italia non più alleata degli Usa, non più nella Nato, non più paese centrale nella costruzione di un’Europa soggetto geopolitico e dotata di una sua capacità di difesa. Il filo russismo a questo mira e nasconde questo disegno dietro l’invocazione della pace, del disarmo, della spesa sociale invece di quella per le armi, della negazione della minaccia russa e della difesa della sovranità nazionale. In pratica propugnano l’asservimento a Mosca. Questo finto bipolarismo è dannoso. Bisogna tornare al proporzionale

17 dicembre 2025

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