Liberare dai lacci l’Italia il migliore aiuto per i giovani

“Il miglior sostegno è la riapertura” dice Draghi. Una frase semplice e diretta che mette nella giusta luce tutti i possibili sostegni alle attività economiche che da un anno assorbono un’enorme quantità di risorse. Si trattava di superare il momento di crisi ed era giusto indebitarsi, ma non può essere questa la normalità dell’azione di governo. Quindi riaprire e tornare al lavoro. I sostegni dovranno essere limitati e finalizzati alla ricerca di un lavoro. I problemi di fondo dell’Italia, quelli che sono al centro del PNRR, si affrontano con progetti mirati ad eliminare storture e impedimenti e con investimenti in opere pubbliche utili.

Prima di quanto si possa pensare il debito tornerà ad essere un problema e allora sarà decisivo farsi trovare con un’economia in crescita e dinamica ossia pronta al mutamento. Per questo occorrerà puntare sulla formazione a partire da scuola ed università. In tanti cercano la strada per aiutare i giovani, ma quale modo migliore di creare le basi con l’istruzione e poi liberare l’Italia da una miriade di ostacoli e di percorsi preferenziali basati sulle relazioni piuttosto che sulle competenze? Per parafrasare Draghi: il migliore aiuto è rendere i giovani liberi di esprimere le loro capacità

21 maggio 2021

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