Quando i nodi vengono al pettine

La storia sta correndo e non ci sono più i tempi lunghi cui eravamo abituati. L’invasione dell’Ucraina è stata un salto di qualità per gli europei perché una potenza nucleare come la Russia si è data un programma di espansione verso libere nazioni europee che vede la conquista dell’Ucraina come il primo di altri passi. Corre la storia anche negli Usa e la presidenza Trump molto probabilmente segnerà la fine della protezione americana sull’Europa e quindi la fine della Nato. Per la prima volta dal 1945 l’Europa è in prima fila e sta prendendo coscienza di doversi difendere da sola se non vuole sottomettersi. Questa presa di coscienza si sta traducendo in decisioni e nell’abbozzo di nuove cooperazioni tra stati europei ed extra europei oltre gli schemi dei trattati della UE. La difesa europea diventa, da un giorno all’altro, un’emergenza.

I nodi vengono al pettine e l’Italia si trova senza margini di manovra per gli immensi sprechi degli anni precedenti e perché le sue forze politiche hanno educato i cittadini a coltivare l’illusione che il fantasma della guerra fosse sparito per sempre e che le spese per la difesa fossero una vergogna da nascondere od eliminare. La storia fa le sue svolte e lascia indietro gli illusi e i pigri. Una netta maggioranza di italiani è contro le armi e contro la guerra ossia è per vivere come prima chiudendo gli occhi per non vedere

21 marzo 2025

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