Antioccidentali a costo zero
Mi sono chiesta spesso perché per molti sedicenti pacifisti e attivisti proPal sembra esistere solo la guerra a Gaza e relative vittime, mentre per le altre decine di guerre nel mondo, oggettivamente, mostrano scarsissimo trasporto, per usare un eufemismo.
Finalmente mi è stato spiegato: il motivo è che Israele rientra nell’alveo occidentale, mentre i massacri in Yemen, Sudan, Myanmar, Congo ecc. hanno per loro meno appeal in quanto di quei massacri e di quei morti non sono responsabili gli occidentali. Sic et simpliciter.
E pensare che quando, 3 anni fa, io mi preoccupavo dell’invasione dell’Ucraina perché ci riguardava molto da vicino, loro ribattevano stizziti che c’erano altri “77 conflitti sul pianeta” di cui parlare e che avrei dovuto pensare prima ai bambini siriani, afghani, yemeniti ecc. che secondo loro erano vittime di serie B poiché “non biondi” (giuro, mi hanno detto così).
Talmente in malafede da ridurre il tutto a una sorta di supposto razzismo, quando semmai sono loro a schierarsi sempre aprioristicamente per chiunque purché non bianco e non occidentale, discriminando tutti gli altri. E anche talmente ottusi da non scorgere le ripercussioni politiche ed economiche della guerra in Ucraina che avrebbero coinvolto anche noi, come infatti è successo.
Ora, invece, contrordine compagni: apprendo dai soliti di cui sopra che non ci dobbiamo occupare proprio di tutti i 77 conflitti del mondo, ma solo di quelli che ci consentono di dare addosso all’Occidente e ai suoi derivati (Usa, Nato, Ue e alleati) e per i morti di tutte le altre guerre ciaone, che mica possiamo pensare a tutti noi, no?
E infatti, non vedo da parte dei suddetti non dico grandi mobilitazioni a sostegno delle vittime dei talebani, dei russi o del conflitto indo-pachistano, per dire, ma neanche una parola di pietà, un misero hashtag, un post anche sgrammaticato, mi accontenterei di poco. E invece, nulla. A proposito di morti di serie A e morti di serie B…
Ma la cosa contraddittoria e per me allucinante è che quelli che dicono di non dormire la notte per i morti di Gaza poi invece dormono e russano beati quando gli stessi gazawi vengono torturati e uccisi dai loro governanti di Hamas. Come durante gli episodi di ribellione degli ultimi tempi, per esempio, perché signora mia, noi amiamo i palestinesi ma se si ammazzano tra loro non ci riguarda, noi piangiamo solo quando sono gli occidentali a farli fuori…
Cioè, capito come funziona il giochino? Se non sono imputabili a un Paese occidentale le vittime delle guerre, delle dittature o delle crisi umanitarie suscitano scarsa empatia e uno sdegno freddo, sterile, incapace di mobilitare le masse.
Viceversa, laddove c’è di mezzo uno Stato occidentale parte subito tutto l’ambaradan di proteste di piazza anche violente, interrogazioni parlamentari, boicottaggi ad cazzum, bandiere date alle fiamme, sit-in davanti alle ambasciate e tutta la martellante propaganda antioccidentale sciorinata in ogni dove, revisionismo storico e fake news comprese.
Non sia mai perdere una ghiotta occasione per accusare l’Occidente di tutti i mali del mondo e sputare nel piatto dove si mangia, anche a costo di schierarsi dalla parte di regimi autoritari e terroristi.
Che poi, io sono una malpensante e questo ormai si sa, ma non sarà anche un giochino un po’ paraculo e vigliacchetto? Nel senso che essere antioccidentale in fondo non costa niente e anzi, fa parecchio figo?
Parafrasando Guzzanti, è facile fare i fighetti antioccidentali in Occidente, provate a fare i fighetti anti-russi in Russia, anti-talebani in Afghanistan, anti-Hamas a Gaza, e poi venite a raccontarci com’è andata. Sempre se campate abbastanza da poterlo raccontare…
Insomma, antioccidentali sì ma con le spalle ben coperte dalle garanzie di sicurezza che solo l’Occidente offre, non si sa mai
Barbara Mori (da facebook)
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