Gli americani votano il pugno di Trump
Tra il sorriso di Kamala Harris e il pugno di Trump gli americani hanno scelto il pugno. Il potere richiede la forza, esibita ed effettiva e l’approccio “buonista” che è il marchio dei democratici mondiali crede negli abbracci e nelle aperture non certo nella forza. Per i democratici tutti hanno le loro ragioni e bisogna far loro spazio. E’ così per l’immigrazione che ha causato enormi problemi di insicurezza e di degrado ed è così per la moltiplicazione delle minoranze che vogliono applicare i loro criteri alla maggioranza (guai a dire che si nasce maschio o femmina per alcune minoranze; tutti devono accettare che il sesso è un’opzione individuale e lo si deve poter scegliere fin da bambini).
C’è un grande desiderio di semplificazione nel voto a Trump e di normalità, ma anche di far prevalere gli interessi della nazione rispetto ai doveri verso gli alleati. Presto si vedrà se le liberalizzazioni dell’epoca del democratico Bill Clinton saranno revocate o trasformate in una nuova protezione delle industrie americane. La Cina fabbrica del mondo nasce da lì così come anche gli enormi guadagni di un capitalismo che non ha più avuto frontiere. Chissà come farà Trump a far tornare grande l’America senza toccare quei rapporti di forza
6 novembre 2024
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