L’immigrazione irregolare è un problema

Inutile far finta che la realtà non esista: l’immigrazione irregolare è un problema e la stessa presenza di troppi immigrati ostacola l’integrazione. In Germania il cancelliere Scholz annuncia una svolta nelle politiche di gestione degli immigrati. Non è solo una reazione alla strage di Solingen, ma anche la presa d’atto che nel sistema tedesco qualcosa non funziona e, prima che ciò porti ad un ulteriore spostamento degli elettori verso la destra estrema, prova ad occuparsene il governo SPD, verdi e liberaldemocratici. Il fatto è che l’integrazione è una scommessa difficile da vincere e lasciare campo libero all’immigrazione irregolare sconvolge gli equilibri della convivenza civile.

In Italia non abbiamo avuto gli episodi di terrorismo di altri paesi, ma le tensioni generate da un’immigrazione non gestita ci sono tutte. Ci si ripete che gli immigrati servono per colmare i vuoti demografici e per coprire i posti di lavoro. Se si trattasse solo di flussi regolari andrebbe tutto bene. Ma non è così e l’intolleranza cresce. La linea adottata dal governo (frenare gli arrivi irregolari, spazio ai flussi regolari, Piano Mattei per l’Africa, accordi per arginare le partenze) è l’unica possibile, ma richiede tempi lunghi e una collaborazione con l’Unione europea che per ora è insufficiente. Che fare? Contrastare l’immigrazione irregolare, ma premiare chi si integra a cominciare dai giovani. Primo passo la cittadinanza a chi nasce e si forma in Italia

28 agosto 2024

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