Ma che vogliono gli italiani dall’Europa?

Quando un illustre esponente del Pd afferma «Torna l’austerità. Il Patto di stabilità condanna l’Italia a tagli miliardari che colpiranno ogni anno sanità, diritti, investimenti, imprese, infrastrutture e crescita» è difficile non passare agli insulti. Il suo partito insieme al M5s ha voluto bonus edilizi assurdi e aperti ad ogni truffa che già adesso hanno superato l’entità del PNRR: 219 miliardi! Soldi buttati per inseguire i sogni di incapaci demagoghi che avevano in mente di passare alla storia con la madre di tutti i clientelismi: ristrutturare case e palazzi  gratuitamente (più i bonus rubinetti, mobili, giardini e terrazzi)! Una vergogna nazionale.

Sembra che l’Europa ci interessi solo per i soldi che possiamo ricavarne, ma quando riceviamo 200 miliardi per il PNRR non riusciamo a spenderli e imploriamo continui rinvii. Ora i partiti votano contro un patto di stabilità (contrattato anche dal nostro governo) che impone regole minime per mantenere una coerenza di bilancio. Cosa vogliamo? Che gli altri stati ci permettano di fare le nostre spese pazze pagandole di tasca loro? Questa è la nostra visione dell’Europa? Il Patto di stabilità non basta ovviamente. Ci vogliono politiche comuni che siano finanziate sull’esempio del NGEU (in Italia PNRR), ma per arrivarci bisogna essere partner seri e affidabili. L’Italia non lo è

24 aprile 2024

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