Se piove aspettiamo il futuro?

Ammettiamo pure che la causa delle piogge torrenziali sia il cambiamento climatico. In Asia ci sono tutti gli anni, ma da noi dovrebbero essere un’eccezione. Non è più così e noi possiamo disperarci perché il creatore del mondo non sta rispettando i patti che ci assicuravano estati di 30 gradi e piogge moderate oppure possiamo fare quello che fanno tutte le specie viventi: adattarci.

Le esondazioni in Emilia Romagna dicono che ancora non abbiamo imparato la lezione e non facciamo tutto quello che è in nostro potere (che è molto) per difenderci dai fenomeni naturali. Gli strumenti per farlo li conosciamo e dove li hanno usati (Veneto per esempio) hanno funzionato. Dove lasciamo spazio alle complicazioni procedurali, all’accavallarsi delle competenze e alle utopie ambientaliste restiamo privi di difese. La catastrofe in Emilia Romagna si poteva prevenire. Non è stato fatto come non sono state fatte tante opere idrauliche e di protezione del territorio senza le quali basta poco per farci soffrire. Certo, possiamo smettere da subito di bruciare gas e petrolio e aspettare, vivendo come vivevano i nostri antenati, che producano l’effetto sperato di bloccare il cambiamento climatico. Chi vivrà nel futuro forse ci ringrazierà

21 settembre 2024

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