Trump: un Putin al comando degli Usa?
Trump ha il merito di parlare chiaro. La sua incompatibilità con i valori della libertà e della democrazia è dichiarata con parole e azioni. Il 6 gennaio 2021 era lui che incitava gli assaltatori di Capitol Hill. È stato lui a definirli patrioti e a dichiarare che da Presidente li farà assolvere e chiederà la condanna di chi convalidò l’elezione di Biden. È lui che nega la sostanza della democrazia, le sue istituzioni e le sue procedure. È lui che vuole impossessarsi della Presidenza per trasformare gli Usa in una sua dittatura personale. Non c’è bisogno di altro per giudicarlo un nemico degli Stati Uniti e dei valori di libertà e democrazia sui quali si basa la più antica liberaldemocrazia del mondo. Il suo disegno è trasformare gli Usa in una nuova Russia. Per questo è così amico di Putin. Condividono l’amore per la dittatura.
Non si capisce Trump però se non si considerano i clamorosi e imperdonabili errori dei democratici che gli hanno spianato la strada. Immigrazione irregolare che ha portato al dilagare della criminalità di strada e squilibri nel mercato del lavoro; globalizzazione di favore per gli imprenditori e a favore della Cina; concentrazione sui temi woke e LGBTQ+; confusione in politica estera che ha portato ad un rafforzamento della Russia e dell’Iran; colonizzazione islamica delle principali università. Trump nasce da trent’anni di errori
4 novembre 2024
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