Colonialisti e razzisti, non pacifisti
A me pare che i cultori della cosiddetta complessità siano, piuttosto, portatori di una mentalità coloniale. Mentalità che caratterizza, in modo simmetrico, tanto i colonizzati quanto i colonizzatori e che si riassume in una proposizione tanto semplice quanto inequivocabilmente razzista: la possibilità di agire in modo autonomo e responsabile è accessibile solo all’interno del modello occidentale.
Dal lato dei colonizzati o, più generalmente, dei non occidentali, significa non essere in grado di vedere capacità di sviluppo e di espressione culturale proprie che non si riducano all’imitazione del modello occidentale. Ma anche, in maniera forse persino più insidiosa, vedere nell’occidente la fonte di ogni colpa e il responsabile di ogni torto, di fatto ricostituendo il mito del buon selvaggio e condannandosi, di nuovo, alla subordinazione perenne.
Anche da quest’altro lato le strade sono due, complementari. Sulla prima, si collocano quelli che ancora vogliono esportare la democrazia e imporre il nostro modello a qualunque costo. Sulla seconda, le varie possibili declinazioni del terzomondismo naif, che incolpano sempre e comunque l’occidente e assolvono ogni porcata altrui in nome di pretese responsabilità di noialtri; il che significa, in ultima analisi, che la libertà e la prosperità di questi altri dipendono da noi, che loro non ce la possono fare, poverini, ché saranno pure buoni ma restano sempre un po’ bietoloni.
Credo che le posizioni di molti cosiddetti pacifisti di questi giorni possano essere assimilate a quest’ultimo orientamento. Infatti:
– l’attuale governo ucraino sarebbe frutto di un golpe orchestrato dall’occidente e, in particolare, dagli USA. Come pretendere, infatti, che gli ucraini siano in grado di scegliere da soli il loro sistema di governo e persino di tenere libere elezioni?
– la Russia ha invaso l’Ucraina per reazione alla crescente minaccia NATO. Come pensare, infatti che vi possa essere un imperialismo russo, quindi né americano né europeo, e che il regime di Putin voglia opprimere i suoi vicini?
– l’Ucraina è dominata da forze neonaziste sostenute dagli americani e persino dagli europei. Come sostenere, infatti, che questi spurghi di fogna siano presenti nella società ucraina come in molte altre e che negli ultimi anni, almeno fino alla guerra, la loro influenza si sia drasticamente ridotta fino a diventare marginale, se (come da primo punto) i neonazisti contano sull’invincibile sostegno occidentale? E soprattutto: come affermare che il regime russo, quello sì, sia davvero fascistoide, se si oppone al malvagio Occidente?
– si tratta di una guerra per procura tra Russia e USA, con i secondi ovviamente nella parte degli aggressori imperialisti, a vedere il quadro in tutta la sua complessità. Come argomentare, infatti, che l’Ucraina possa avere una propria agenda, persino con posizioni diverse al suo interno, e possa usare l’alleanza con USA e UE per sostenere le proprie finalità, senza per questo diventare una marionetta comandata da altri?
Per carità, ognuno è libero di mantenere i propri pregiudizi. Solo che si è liberi solo se si è consapevoli e non so quanto costoro sappiano di essere, in ultima analisi, colonialisti se non addirittura razzisti.
Nane Cantatore (post tratto da facebook)
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