Parliamo di giustizia, ma sul serio
Molte polemiche sulla giustizia, ma ben poco che interessi direttamente la stragrande maggioranza degli italiani. Sicuramente interessa l’abuso di ufficio perché ogni atto amministrativo può essere denunciato come abuso e dare luogo ad un procedimento penale mettendo in crisi l’attività delle amministrazioni pubbliche. Tutto il resto incide poco sul servizio pubblico giustizia. Tuttora dirimere controversie tra privati è la funzione che interessa di più e richiederebbe uffici giudiziari ben dotati di personale e attrezzati. Anche la parte penale ne avrebbe bisogno. In questo campo preoccupa la professionalità dei magistrati che avviano le indagini e che giudicano. Il vero terrore è essere vittima di errori giudiziari sia nella fase iniziale che durante i processi. Gli italiani sanno bene che i magistrati e specialmente i PM godono di una sostanziale impunità. Possono commettere errori clamorosi senza alcuna conseguenza. Il cosiddetto “circo” mediatico giudiziario fa il resto svolgendo processi di fronte all’opinione pubblica che portano all’emarginazione sociale prima di qualunque processo vero.
Si denuncia la mancanza di personale da anni, ma intanto 200 magistrati lavorano negli uffici ministeriali e in altri organismi dello Stato sostituendosi ai dirigenti di carriera in un improprio connubio tra poteri. Infine il terminale ultimo del sistema penale, le carceri, versa in uno stato disastroso da sempre e se ne dibatte senza passare all’azione. I carcerati servono molto alla visibilità dei polemisti e devono stare male
20 luglio 2023
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