Stanno spingendo l’Ucraina alla resa?
Zelensky chiede, sempre più accorato, armi adatte a fronteggiare l’avanzata dei russi nel Donbass, ma persino gli Usa stentano ad aderire alla richiesta nel timore che Kiev le usi per provare a tornare ai confini ante 2014. Kissinger dice che l’Ucraina deve rassegnarsi a perdere dei territori e deve puntare sulla pace non sulla vittoria. Intanto la Russia, forte della superiorità delle sue armi, sta conquistando il Donbass e continua la sua opera di distruzione colpendo anche i depositi di sementi e i silos di grano e bloccandone l’esportazione. Senza il grano ucraino il Nordafrica soffrirà la fame, ci saranno rivolte, aumenterà l’emigrazione. Putin mira ad estendere gli effetti della guerra al mondo per gettare addosso all’Ucraina e all’Occidente la responsabilità di tutti i suoi crimini. Se si prende come esempio l’Italia con Lega, M5s, e mondo cattolico contrari all’invio di armi e a favore della resa ucraina e con un’opinione pubblica molto comprensiva verso le pretese russe, può anche sperare di riuscirci.
L’impressione che si ricava da questo quadro è che sia in atto una spinta per una resa parziale dell’Ucraina con la cessione della Crimea e dell’intero Donbass. Si risolverebbero tanti problemi nell’immediato con la parvenza di una pace che non sarà mai tale finchè la Russia avrà la forza per altre guerre
26 maggio 2022
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