Velleitarismo inerzia ed energia

L’inflazione scatenata dall’aumento di gas ed elettricità si avvicina al 10%. Sono finiti i tempi della stabilità dei prezzi e dell’abbondanza e si capisce meglio di quanto velleitarismo si siano nutriti movimenti di opinione e scelte politiche negli anni recenti, ma anche quanta inerzia ci sia nel sistema decisionale. Velleitarismo perché di gas e petrolio non possiamo fare a meno e basta la tempesta dei prezzi a scatenare una crisi generale che minaccia tutti. Inerzia perché compito della politica è governare il presente costruendo il futuro e invece sono stati accolti gli slogan dei movimenti fissando scadenze basate su obiettivi astratti senza prima creare le condizioni per un’alternativa.

I prezzi impazziti del gas e dell’elettricità dimostrano che la politica non ha costruito le basi per la transizione. Ora tutti si accorgono di aver consegnato le chiavi dei prezzi del gas ad una borsa puramente speculativa e di aver legato il prezzo dell’elettricità da rinnovabili a quello del gas. L’Europa, veloce a dare retta a Greta, si è mostrata inerte e assente nel governare i meccanismi dell’energia. Eppure è su questa partita che rischia di giocarsi tutto. In Italia, inoltre, le autorizzazioni agli impianti solari ed eolici sono bloccate sistematicamente a tutela del paesaggio. Ogni burocrazia va per conto suo e manca l’indirizzo politico che imponga gli obiettivi da perseguire. Cosa resta? Il governo bancomat che paga le bollette

1 settembre 2022

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