Chiacchiere sulla legge di stabilità
Interessante il dibattito sulla legge di stabilità. Tutti hanno una ricetta infallibile: dal taglio delle tasse, alla maggiore spesa per investimenti e per la ricerca e via aggiungendo senza dimenticare nulla comprese le province che adesso ci si pente di aver ridimensionato. Perché ovviamente un buon commentatore politico non deve lasciare indietro nessuno. A chiacchiere, tanto se toccasse a lui mica riuscirebbe a fare quello che dice.
Potremmo fare come in Grecia dove truccavano i bilanci pubblici, assumevano a valanga, lasciavano fare agli evasori fiscali e poi hanno fatto il botto. Ah, già la Grecia, ma non è stata colpa della troika la crisi nera dalla quale ancora non sono usciti? Sì, certo della troika che si è messa a ficcanasare nelle faccende interne per stabilire le condizioni per sganciare i soldi. Avrebbe fatto meglio a lasciar decidere ai greci cosa fare per non fallire e non prendersi responsabilità non sue. Così adesso si dice che i bambini greci denutriti li ha voluti la Merkel. E i truccatori di bilanci? E i corrotti e corruttori? E gli evasori? Spariti nella nebbia mediatica.
Bene, faremmo meglio a non prendere esempio dai greci perché a noi non ci salva nessuno.
No i problemi veri che abbiamo sono solo e sempre due: il sistema italiano che è una macchina mangiasoldi e distruggi risorse capace di divorare montagne di denaro senza produrre nulla di buono; l’Europa dell’euro che è dominata da una cultura ottusa e irrazionale, l’esatto contrario di quella che ci vuole per mettere in piedi un’area economica e monetaria integrata. Così come stanno le cose l’euro non ci dovrebbe essere e ognuno dovrebbe vedersela per conto suo con i mercati mondiali e con i finanziatori del debito pubblico.
Salvini e Grillo sarebbero contenti, la nostra liretta varrebbe la metà dell’euro, i risparmi sarebbero dimezzati, il debito pubblico volerebbe al 200% e l’Italia sarebbe strozzata. Ma tanto la colpa si potrebbe dare sempre agli speculatori e alla finanza internazionale, no? A Salvini e a Grillo non manca certo la faccia tosta.
Comunque gira e rigira o si lavora su questi due punti – sistema Italia corrotto e inefficiente e direzione politica dell’Europa – o rimangono le chiacchiere
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