Crisi, l’Italia e gli italiani. La tavola rotonda dei cittadini
Claudio: Che di una revisione della spesa pubblica ci sia bisogno lo sappiamo da anni anche se ci è convenuto fare finta di niente. Parlo di noi italiani che abbiamo lasciato fare quando tanti politici facevano il comodo loro perché era a loro che poi andavamo a chiedere favori. Abbiamo anche accettato contenti quando i posti di lavoro venivano usati come moneta di scambio oppure quando le pensioni di invalidità venivano distribuite come mance. Abbiamo visto come gran fighi gli evasori e quelli che truffavano lo stato. Abbiamo ammirato gli pseudo imprenditori che dragavano contributi pubblici portando in Svizzera i profitti. Abbiamo dichiarato di essere esenti dai ticket senza averne diritto. Quello che mi stupisce sono tutti quelli che vogliono continuare come prima dando la colpa all’Europa e agli speculatori. No non dobbiamo fare finta di niente pensando che liberandoci dell’euro troveremmo la felicità
Benedetto Mercuri: Ora, invece dei politici, rubano le grandi lobby finanziarie che in nome del debito e di tutti i loro dogmi economici stanno sovrastando qualsiasi diritto sociale. Sarebbe ora di finirla di dare la colpa al popolo italiano che ha dimostrato, con la sua genialità, di raggiungere il 5° posto come potenza economica mondiale con la sua liretta. I guai sono cominciati dopo quel patto scellerato dell’euro avvantaggiando solo la Germania. Sarebbe ora di passare al setaccio tutti i trattati che sono stati stipulati da patti intergovernativi, con l’esclusione del popolo, ed avviare una discussione chiara e limpida, pro o contro questa Europa. In Italia però, al di là degli slogan, questo non è concesso, perchè i bamboccioni non stanno a casa, ma sono in parlamento a succhiare latte dal biberon.
Stefania Polini: E’ proprio vero Claudio…. è la nostra impostazione che è sbagliata! Il senso civico è assente, la corruzione dilaga sempre più dalla gente del popolo al vertici della politica e delle Amministrazioni. Non credo cambieremo mai, neanche per il bene dei nostri figli purtroppo!
Sally Lombardo: La realtà è che verranno colpiti sempre quelli che pagano e che hanno sempre pagato mentre i veri sprechi non verranno toccati, perchè i veri sprechi sono quelli che portano voti, con clientelismi e con voto di scambio…
Guido Grossi: C’è un altro modo per vedere la cosa. Sul nostro senso di colpa fanno leva l’Europa e la finanza (la finanza controlla le istituzioni europee nelle quali si prendono decisioni… Commissione, BCE e MES) e ci convincono che… visto che lo Stato è inevitabilmente corrotto… meglio toglierlo dalle palle e lasciar fare i privati. D’altra parte la finanza internazionale è privata e decide le politiche economiche e le politiche sociali… nel suo esclusivo interesse (o sbaglio?). La soluzione è l’assunzione di responsabilità da parte dei cittadini, che la devono smettere di sperare di essere salvati dal politico di turno (che non possiamo più scegliere di persona perché è scelto direttamente dalla finanza internazionale e privata). La corruzione si combatte con l’impegno diretto da parte dei cittadini, rafforzando i poteri degli organi di controllo e, soprattutto, restituendo ai cittadini il potere di scegliersi i rappresentanti
Sergio Mancioppi: Purtroppo hai ragione Claudio. Adesso è colpa dell’Europa o dell’euro. Dobbiamo sempre scaricare su altri le nostre responsabilità collettive. Come se la corruzione, l’inefficienza e le mafie siano dovute all’Europa! A volte sembra che anche questa terribile crisi non sia stata sufficiente a scardinare la mancanza di senso civico che è la vera piaga del nostro paese.
Alfredo Bregni: Non è più un problema di senso civico, dai falsi invalidi alle assunzioni clientelari. Queste sono minuzie. Diffuse, cosicché il totale non è trascurabile, ma sempre denaro che rientra nell’economia. Il problema sono le grandi ruberie, con i politici (e i media) ormai a libro paga dei grandi ladri.
Claudio Lombardi: Avete, abbiamo ragione tutti. Io non ho voluto trovare LA causa della crisi italiana, ma una delle componenti che la rende diversa dalle altre. E non penso minimamente che i responsabili principali siano i cittadini e non la classe dirigente in senso lato. Io credo che dobbiamo vedere la cosa dal punto di vista del blocco socio economico che storicamente si è formato in Italia e che è caratterizzato da una connivenza di massa con stili di governo e di convivenza civile che sono la principale causa di debolezza del nostro paese. E’ un problema di cultura di governo e civile ed è il terreno più favorevole per le mafie, per la criminalità economica, per gli speculatori di ogni risma. Chi approfitta in basso copre chi ruba alla grande in alto e ci rende terra di conquista per chi sa vedere la nostra debolezza dall’esterno. Purtroppo questa parte ha prevalso nella gestione del potere e della convivenza tra cittadini e ha mortificato la parte migliore che c’è ed è enorme. A questa parte dobbiamo guardare e darle forza
Innocenti Torelli Roberto: La riforma antropologica sta tutta nella nostra Costituzione. Ha ragione Claudio Lombardi. Alla base della piramide ci sono tanti che si accontentano di un piatto di lenticchie per una piccola evasione fiscale, ma allo stesso tempo consentono ad altri una cena a 100 stelle, corrispondente ad una colossale evasione fiscale, ai piani intermedi e superiori della piramide e lor signori ringraziano! Questa evasione fiscale sessantennale ha determinato il debito pubblico che ha ormai raggiunto i 2014 miliardi. Un fallimento! E tutto per non creare una società equa e solidale, bene equilibrata nei diritti sociali e doveri sociali così come prevede, appunto, la nostra Costituzione.
Sally Lombardo: assodato il fatto che l’Italia è il paese “di chi più frega è il più furbo” il debito pubblico non è stato solo generato dall’evasione fiscale…occorre sicuramente un cambiamento culturale, ma occorre anche un cambiamento del sistema clientelare. Ci lamentiamo dei costi della politica, ma i costi della politica non sono solo gli stipendi , ma tutti i rivoli di clientelismi che essa sostiene
Alfredo Bregni: Il debito pubblico viene da un ampio spettro di ruberie (sistematiche e tenute in piedi dai politici divenuti lacchè dei ladri) e invertirei la catena causale: forse la piccola evasione viene dall’eccessiva pressione che le ruberie (protette) dei grandi generano sui piccoli (non protetti). Inoltre, vorrei pugno di ferro con i forti e solidarietà con i deboli, invece del contrario, perché ho una mia idea di cosa voglia dire società. Per esempio: “La legge è uguale per tutti”, principio sensato in teoria, diventa una pura follia quando viene applicato nella pratica nel senso di mettere in galera solo chi ruba una mela, ma non il prescritto che ne ha rubato un TIR.
Innocenti Torelli Roberto: Sally, ti faccio presente che il mancato gettito erariale annuo dovuto all’evasione fiscale è di circa 180 miliardi tra IVA e IRPEF ed altri 60 di contributi previdenziali. Se li moltiplichi per soli 10 anni sono 1800 miliardi tra IVA e IRPEF e 600 di contributi previdenziali.
Sally Lombardo: ti faccio notare che io non dico che non esiste l’evasione fiscale,ma che in Italia ci sono miliardi di euro buttati ed esempio in strutture mobiliari mai completate o che non servono a nulla fatte ad hoc per foraggiare questo o quello…e si tratta solo di un piccolo esempio di quello che io intendo per rivoli clientelari. Allora siamo sempre al punto di partenza in Italia occorre un cambiamento culturale o antropologico ma se non vi è innanzitutto un cambiamento del sistema ciò difficilmente può avvenire
Alfredo Bregni: La gente si deve svegliare. Non credo serva tanta antropologia. Ci siamo svegliati nel ’68 – stagione irripetuta di libertà di pensiero – e ci hanno anestetizzato di nuovo.
Driiin!
Sally Lombardo: Quando parlo di cambiamento antropologico voglio dire che fino a quando non cambierà la cultura di fregare il prossimo perchè “tanto è sempre andata così” “tanto se non frego io sono loro che mi fregano”, “tanto se non faccio così non sopravvivo”, ecc ecc…continueremo a sostenere questo sistema,perchè un sistema corrotto serve ed è utile a gente “corrotta”, non a tutti noi….
(Conversazione svolta nel mese di marzo 2014 tratta da Facebook)
L’EVASIONE FISCALE PROGRAMMATA E CONCORDATA CON LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA DEL LAVORATORI INDIPENDENTI. UNO SCANDALO,UN VOTO DI SCAMBIO CHE DURA DA OLTRE 60 ANNI! UN VERGOGNA DI STATO!
…………….DOBBIAMO FARE I COMPITI A CASA? SECONDO ME SI!
L’evasione fiscale ( IVA + IRPEF + Contributi Previdenziali) programmata e legalizzata (dai sistemi degli studi di settore e forfetari) dai vari governi e concordata con le varie associazioni di categoria dei lavoratori indipendenti, è sempre superata da questi contribuenti che possono farsi l’autotassazione IRPEF di giugno! Il tutto determina 260 miliardi, tra IVA – IRPEF e Contributi Previdenziali, di mancato gettito erariale annuo.
E’ dal recupero si queste somme che potremo mettere nelle buste paga e pensioni medio basse non 80 euro mensili ,ma 200 euro mensili!
Questo lo potremo ottenere applicando i diritti/doveri sociali di cui all’articolo 53 della Costituzionale: ( redditi globali comunque conseguiti, con deduzione delle spese primarie che non rappresentino un lusso,
in modo da calcolare la capacità contributiva effettiva. Sulla differenza dei loro importi applicare aliquote IRPEF progressive). Le spese citate, una volta dimostrate dalle ricevute fiscali, faranno emergere il sommerso. E’ così che potremo iniziare a fare i ” COMPITI A CASA”.
Ciò significa: riduzione continua del debito pubblico e con pagamento di minori interessi al suo decrescere, eliminazione dell’IRAP e di altri balzelli fiscali a carico dell’imprese con automatica riduzione,
sia dei loro costi, sia quindi, dei loro prezzi di vendita dei beni prodotti in modo da acquistare maggiore competitività sui mercati interni ed internazionali. E’ così e solo così che potrà riprendere l’occupazione.
Inoltre potremo risparmiare 260 miliardi annui di agevolazioni fiscali a ” pioggia” e destinarli ad un piano di sistemazione del territorio, degli edifici scolastici, dei beni ambientali ed a un nuovo tipo di sviluppo come previsto dall’articolo 9 della Costituzione. Potremo garantire, in modo strutturale, i diritti sociali previsti dalla Costituzione: lavoro con retribuzioni dignitose per tutti, sanità , istruzione, previdenza, reddito minimo garantito in caso di disoccupazione e via discorrendo.
In sintesi: mettere in perfetto equilibrio domanda e offerta di mercato sostenuta dall’equilibrio di doveri sociali e diritti sociali.