Da Diana ad Alika: la violenza e noi

La violenza ci circonda, è già nelle nostre menti. La forza che prevale sulla ragione è nell’arte, nello spettacolo, nel divertimento, nei miti, nelle religioni, nelle tradizioni. L’omicidio di Alika Ogorchukwu conferma ciò che sappiamo da sempre: la ferocia fa parte di noi e ogni giorno c’è una conferma. La piccola Diana viene lasciata morire di fame e di sete dalla madre. Un giovane che si schianta a 300 all’ora per vantarsi di un atto criminale in un video viene glorificato dalla famiglia che “marchia” un intero palazzo a Roma con la sua immagine per significare che la legge è la sua e non dello Stato. La Russia in Ucraina ci sta dando un immenso esempio di violenza senza ragione.

Solo la cultura e le leggi nate da regimi liberali possono frenare la violenza. La cultura e la forza della ragione devono andare sempre insieme. Anche in campo internazionale. Se la violenza dei singoli – anche dei singoli stati – non viene impedita e punita può scatenarsi la violenza di tutti contro tutti. L’unico modo per impedirlo è la tolleranza zero contro tutti i comportamenti criminali dal più piccolo al più grande anche se il grande si chiama Russia. La sicurezza dei cittadini e delle regole in campo internazionale deve prevalere a tutti i costi

31 luglio 2022

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