Dolori francesi
Ma cosa ci combina questa Francia? Anzi, cosa si è messa in testa quella minoranza di francesi che sono andati a votare alle elezioni europee? Marine Le Pen pretende lo scioglimento del Parlamento, annuncia un referendum per uscire dall’euro, vuole stracciare gli accordi per gli scambi commerciali tra Europa e USA e chissà cos’altro.
Pensate che se avesse vinto Grillo avrebbe chiesto le stesse cose anche per l’Italia con l’aggiunta di un disconoscimento del debito pubblico in mano straniera e levandosi la soddisfazione di stracciare il fiscal compact in faccia alla Merkel.
Grillo forse stava scherzando o forse no, ma la Le Pen non scherza affatto. Come cultura è nazionalista ai limiti del fascismo, ma non si sa se furba o poco intelligente. Certo è che, come tanti altri leader nella storia, non esita a lanciare il popolo che pretende di guidare verso avventure pericolose e dolorose. Sempre ripetendo la giaculatoria che il popolo deve riprendere la sua sovranità e che si tratta di salvare la Francia ovviamente. È gente che in tutte le epoche e in ogni angolo del mondo ha iniziato così ed è poi finita con gli eserciti in armi e i popoli a massacrarsi inseguendo la follia dei capi.
Proviamo ad immaginare una Francia che abbandona l’euro e probabilmente anche l’Unione europea. Pensiamo alla Francia come una rispettabile barca di medie dimensioni abbandonata nel mare della competizione globale mai calmo e a volte in tempesta. Si sono chiesti gli intelligentissimi elettori che hanno baldanzosamente votato Le Pen che fine farebbero nel caso che le proposte della loro leader passassero?
In Italia per fortuna possiamo stare tranquilli per un po’ anche se il M5S e la Lega hanno preso una bella fetta di elettorato. Anche questi sono sicuramente elettori molto intelligenti che hanno una visione strategica. Eh già perché bisogna proprio avere una vista lunga per immaginare che l’Italia possa andare alla battaglia globale armata del suo debito pubblico, della sua corruzione, del suo clientelismo e delle sue mafie. Complimenti elettori, voi sì che vedete le cose con lucidità….
Per ora teniamoci il nostro governo perché ci sembra diretto da un partito di maggioranza relativa – il PD -con la testa sulle spalle. Magari non ci farà ridere e non infiammerà gli animi, ma lavora seriamente
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