Noi e loro, l’inutile schema sovranista
Adesso viene il difficile. In campagna elettorale i comizi di Giorgia Meloni riuscivano bene ed erano pieni di determinazione, di orgoglio e di sicurezza. Il senso che trasmettevano era quello di uno schema tutto sommato consolatorio per gli italiani: noi e loro; l’Italia e gli altri paesi europei. C’era una promessa esplicita di fare gli interessi dell’Italia nei confronti degli altri come se finora il nostro paese avesse subito chissà quali ingiustizie.
Appena si è passati dai comizi ai fatti la coalizione vincitrice delle elezioni si è divisa con l’elezione del Presidente del Senato e con una rottura tra Berlusconi e la Meloni che non promette nulla di buono. Appena saranno riusciti a formare il governo dovranno dare risposte concrete sulle politiche dell’energia, sulla crisi della sanità, sulla guerra in Ucraina e quindi sui rapporti con la Russia, sulle politiche della difesa, sull’attuazione del PNRR e sugli ulteriori fondi che potrebbero arrivare dall’Europa nel 2023 (spendere i fondi è sempre molto difficile per l’Italia se non si tratta di assistenza e di sprechi). In nessuno di questi settori lo schema caro ai sovranisti “noi e loro” serve a qualcosa. I problemi dell’Italia nascono all’interno e sono noti da decenni. Meglio dimostrare di saper governare sul serio
16 ottobre 2022
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