Guerra mondiale a pezzi
Chi ha parlato di guerra mondiale a pezzi si è dimenticato di aggiungere che qualcuno la vuole e altri no. Nessuno la vuole tranne la Russia e l’Iran (sostenuti dalla Corea del nord e dalla Cina). La prima spinge per allargare i suoi confini verso l’Unione europea e ha invaso l’Ucraina come primo passo per ristabilire un dominio imperiale. Poggiato su cosa? Su migliaia di bombe atomiche e nient’altro. La Russia è un gigante di cartapesta che manifesta la sua aggressività per camuffare la sua debolezza e la sua arretratezza. Putin vuole la guerra e la sta facendo, ma la questione cruciale è che dietro ha la Russia sempre più simile alla Germania nazista per livello di indottrinamento del popolo.
L’Iran è il secondo promotore della guerra mondiale a pezzi. Ci ha messo decenni a costruire una rete di forze combattenti a Gaza, in Siria, in Iraq, in Libano, nello Yemen e l’ha scagliata contro il nemico da schiacciare per conquistare la leadership in Medio Oriente. Questo progetto sta fallendo perché si è scontrato con una democrazia guerriera quale è Israele appoggiata dagli Usa. Chi invoca il cessate il fuoco fa finta di non sapere che finchè questo progetto non sarà stato sconfitto non ci sarà nessuna pace.
La lezione che arriva dall’Ucraina e dal Medio Oriente è che chi sta scatenando la guerra mondiale può essere fermato
19 dicembre 2024
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