I vaccini e la pausa che deve finire

Mentre Draghi lavora per formare un governo in tanti cerchiamo di capire quando toccherà a noi. Cosa? Il vaccino ovviamente. Sia il governo dimissionario che quello che si formerà a breve di questo si devono occupare innanzitutto perché dobbiamo liberarci dall’incubo del contagio e tornare a vivere.

Ritorno alla vita significa innanzitutto tornare a lavorare e a produrre. Da un anno siamo mentalmente in pausa. Ora deve finire. Tantissimi lavoratori non sono mai andati in pausa, ma tanti altri sì e pesano sui bilanci. Ora devono tornare al lavoro senza nascondersi dietro improbabili smart working, didattica a distanza o i sempiterni certificati medici di comodo. In pausa sono anche milioni di studenti. Non è colpa loro, ma si tolgano di mezzo gli alibi. L’impegno personale è un valore. Se non si impegnano non ci venissero a dire poi che la società ruba loro il futuro. Oppure dessero un’occhiata a come preparano il futuro i giovani in Corea del sud o in Giappone.

Il tempo delle manfrine è finito. Ora o l’Italia (tutta, cittadini inclusi) fa sul serio o arrivano i guai veri

9 febbraio 2021

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