Il caso AstraZeneca e la perdita della lucidità
La sospensione in tutta Europa del vaccino AstraZeneca parla della fragilità delle nostre società. Una percentuale infima di tromboembolie in coincidenza con la vaccinazione e senza che sia dimostrato un nesso di causalità genera un’ondata di panico che travolge i governi evidentemente schiavi delle loro opinioni pubbliche aizzate dai mezzi di informazione e incapaci di distinguere tra un pericolo reale e uno inventato.
Nella vita quotidiana dei paesi che hanno sospeso il vaccino esistono rischi infinitamente più seri che vengono serenamente accettati. Farmaci, alimenti, aria, acqua, circolazione di veicoli. In ognuno di questi campi i rischi sono reali ed enormemente superiori a quelli del vaccino AstraZeneca eppure nessuno si sogna di fermare il mondo in attesa che siano debellati. A fronte di una pandemia la cui letalità è esperienza mondiale da un anno a questa parte si sceglie di assecondare una psicosi collettiva contro un vaccino. Tra l’altro è ridicolo il rinvio di pochi giorni come se in poco tempo si potesse accertare ciò che non è stato accertato finora. L’irrazionalità è sempre più facile della razionalità
16 marzo 2021
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