Non accettare serenamente il taglio dei vaccini

Cosa si diceva all’inizio della pandemia? Ne usciremo quando ci sarà il vaccino. Ora i vaccini ci sono e il problema è fare presto. Più si andrà avanti con la vaccinazione meno saranno i contagiati, gli ammalati e i morti. Il ritorno alla normalità non sarà da un giorno all’altro. Sarà molto graduale e non significherà estirpare il virus, bensì poterci convivere.

C’è però una condizione: che siano disponibili tutte le dosi che servono. Per averle non basta affidarsi ai normali rapporti commerciali. Occorre ricorrere a strumenti straordinari adeguati alla situazione che stiamo vivendo. Lo deve fare in primo luogo l’Unione europea che ha un enorme potere contrattuale e dispone dei poteri legali per far fronte a situazioni emergenziali. C’è chi ha proposto che dove possibile si avvii la produzione dei vaccini condividendo i brevetti. In Italia è possibile, ma ci vuole un governo nel pieno delle sue funzioni e determinato a prendere un’iniziativa. Un governo responsabile non può accettare “serenamente” il taglio delle forniture come ha invitato a fare Arcuri

1 febbraio 2021

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *