La Russia non è una superpotenza

Gli Italiani non sanno praticamente nulla della Russia e delle sue condizioni economiche. Credono che la Russia sia una grande nazione, una superpotenza sia dal punto di vista finanziario che tecnologico che militare. Pensano anche che la Russia sia una grande nazione dal punto di vista culturale, intellettivo. La verità non è solo diversa, è completamente l’opposto. Oltre a questo, la Russia è composta da 85 entità federali 22 delle quali sono repubbliche con un certo grado di indipendenza, parlamenti, presidenti o governatori, forze dell’ordine. Il PIL della Russia come è stato ribadito ormai più volte è a livello di quello spagnolo, inferiore a quello dell’Italia, ovvero tutt’altro che superpotenza. Oltre a questo, le esportazioni (e quindi anche il PIL) vengono generate quasi totalmente dall’estrazione di gas e petrolio. Va notato che la quasi totalità di questi preziosi combustibili arriva dalle Repubbliche che non hanno voce in capitolo a Mosca. Si tratta delle zone povere del paese che non capitalizzano i benefici del loro stesso sottosuolo. Esiste molto malcontento da parte di questi cittadini ma è una cosa di cui non si parla mai. In USA, per esempio, gli abitanti dell’Alaska ricevono ogni anno un dividendo dai guadagni statali del petrolio. Come se questo non bastasse nella grande Russia se leviamo le città importanti come Mosca, Leningrado ecc. gli stipendi sono bassissimi. Insegnanti, operai, tecnici prendono dai 200 ai 300 dollari al mese. Io stesso ho avuto dipendenti in Russia, uno di loro aveva la moglie insegnante che guadagnava qualche anno fa $200 al mese. Questo comporta che nelle zone lontane dalle 4-5 città più importanti si cerchino lavori alternativi e più remunerativi che magari anche a costo di rischi possano portare a guadagnare 4/500$ al mese. È da queste persone che viene formato l’esercito “professionale” russo.

Questo significa che se siete un cittadino della Repubblica del Nord Ossezia o di quella di Sacha (mai sentite vero?) vi sottraggono i beni del sottosuolo dandone tutti i benefici agli Oligarchi ed a Putin e poi quando c’è da morire per la nazione saranno i vostri figli e nipoti a farlo, non i moscoviti.

In questo momento quasi tutti i morti ed i feriti che tornano dal fronte ucraino fanno parte delle zone rurali o delle repubbliche periferiche. In pratica Mosca continua tuttora la pratica dello zar, ovvero sfruttare in tutti i modi i russi che non sono delle grandi città, depredandoli e mandandoli a morire.

La Russia pur avendo poco più di 150 milioni di cittadini ha solo 4 milioni di studenti universitari. Per fare un paragone gli USA con circa il doppio dei cittadini hanno 20 milioni di studenti universitari. Ovviamente anche in USA ci sono industrie agricole e di estrazione del gas e del petrolio ma immaginate cosa produce in 50 anni una simile quantità di laureati e la differenza che si proietterà nello sviluppo tecnologico e finanziario delle due rispettive nazioni, l’incremento del PIL e la ridistribuzione della ricchezza.

Dal Punto di vista tecnologico la Russia è un nano. È a livelli di paesi estremamente arretrati. Ha un numero di brevetti originati in Russia che è letteralmente infimo, non ha industrie di semiconduttori, non ha Fab per produrli. Persino l’industria degli armamenti deve comprare i microchip da USA, Europa, Korea, Giappone e Cina ma i Cinesi hanno circa dieci anni di gap per i microchip prodotti internamente. La Cina perlomeno è in grado di produrre microchip disegnati da loro a Taiwan (per ora) ma la Russia non ha nemmeno le capacità progettuali. Tabula rasa.

La Russia ha operato una manovra del tutto di facciata per sostenere il rublo che nominalmente si è riposizionato a valori persino superiori a quelli pre-guerra. In realtà è un’operazione di immagine. I paesi che comprano idrocarburi non li stanno pagando in rubli e del resto non potrebbero farlo perché i rubli non circolano fuori dalla Russia. Sfiderei chiunque a provare ad acquistare 1000 euro in rubli dalla propria banca per le vacanze a Mosca. Gli acquirenti hanno aperto un conto in dollari ed uno in rubli presso la Gazprom Bank, pagano in dollari come sempre e questi dollari vengono convertiti in rubli per pagare la Gazprom industria di idrocarburi. In pratica chi ci ha perso è la Gazprom che prima deteneva conti in dollari con cui faceva quello che voleva, oggi questi dollari vengono subito presi dal governo Russo che in cambio fornisce carta (rubli). Il flusso inverso non avviene con tanta facilità per cui i prezzi dei beni in vendita non stanno diminuendo. Le automobili costano il doppio di quello che costano in Europa ed anche il triplo di quello che costano in US mentre i prodotti alimentari, il vestiario ecc. sono circa al doppio dei prezzi vecchi ad eccezione di prodotti fatti da industrie governative che calmierano i prezzi perché compongono il paniere su cui si calcola l’Inflazione. E` stato annunciato che in Russia l’inflazione nel 2022 sarà del 23% ma questo e` vero solo se si vive con i beni del paniere mentre se si vive all’occidentale siamo circa intorno allo 80-90%. Figuriamoci con pensioni da $150 che sono le tipiche pensioni russe per chi ha fatto un lavoro pesante per 40 anni.

La Russia è in fase di demolizione, presto le repubbliche sfruttate non ce la faranno più. Ci saranno sorprese. Gli unici a non saperlo sono certi italiani che sono male informati o disinformati o semplicemente ignoranti.

Post su facebook di Gabriele Sartori

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