Le solite tragedie

La Meloni batte sull’aborto come se si trattasse di un’emergenza nazionale. Conte insiste sul reddito di cittadinanza e sui superbonus edilizi che regalano qualcosa a tanti o a pochi. Su questo alcuni partiti cercano la loro identità mentre tutta l’Italia accetta fatalisticamente la prossima inondazione o la prossima frana per le quali si sa benissimo cosa fare, ma non interessa a nessuno farlo, nemmeno a chi sott’acqua ci finisce. Si dice che è la burocrazia a bloccare gli interventi come se questa non fosse diretta dai politici. La burocrazia dice che sono le norme complicate e il cerchio si chiude nell’accettazione fatalistica che al prossimo temporale qualcuno ci lasci la vita e il cambiamento climatico assolve tutti perché nel mondo ideale piove sempre con moderazione si sa.

Tra pochi giorni gli elettori andranno a votare basandosi su poche vaghe impressioni, su simpatie e sui loro più immediati interessi che sono sempre i soldi. Che ai nodi della formazione dei prezzi e della diversificazione delle fonti nell’energia si sia arrivati tardi e male non si presta attenzione. L’elettore non giudica le scelte fatte nel passato e non le conosce. Conta solo l’ultima bolletta. Gli elettori si contentano di poco in definitiva e i politici li soddisfano con poco. Per esempio con lo slogan “Dio, patria e famiglia” che nulla c’entra con la vita degli italiani, ma qualcuno si emoziona

18 settembre 2022

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