Studenti prepotenti e ignoranti di democrazia

Succede che l’organizzazione studentesca Azione Universitaria organizza all’Università  La Sapienza un regolare convegno in cui sono invitati anche l’ex parlamentare Daniele Capezzone (che mi sta sulle balle ma ha il diritto di partecipare a tutti i convegni in cui viene invitato) e il neo deputato di Fratelli d’Italia Fabio Roscani (nonché leader di un’organizzazione giovanile che fa riferimento al partito).

Gli studenti del movimento Cambiare Rotta, al grido di “Non lasciamo nessuno spazio a passerelle politiche di parlamentari e associazioni studentesche fasciste”, si danno quindi appuntamento davanti all’edificio.

E qui già non ci siamo, cari studenti, non decidete voi a chi lasciare spazio e a chi no all’interno di un’università. Si tratta di principi talmente elementari che solo giovani viziatelli, cresciuti nella bambagia di una democrazia di cui non hanno capito i valori, possono non comprendere. Avete invece tutto il diritto di manifestare il vostro dissenso e di criticare i contenuti del convegno, non di pretendere che non si faccia.

Alla fine questi 50-100 studenti, secondo la versione della polizia, cercano di entrare nell’edifico spingendo con forza alcuni poliziotti in borghese. Viene quindi chiamato in aiuto il reparto mobile, la cosa degenera e finisce con alcune manganellate e un arresto. Secondo la versione degli studenti, invece,  nessuno stava cercando di fare irruzione, ma si trattava solo del tentativo di appendere uno striscione all’ingresso dell’edificio medesimo protetto dagli agenti. Anche a dare (con fatica) credito agli studenti, non si capisce con quale autorità avrebbero potuto pretendere che i poliziotti a protezione dell’ingresso si spostassero perché loro avevano deciso che lo striscione contro i “fascisti” andasse appeso proprio lì.

In ogni caso dai video che ho guardato pare chiaro che la piccola folla di studenti stesse “spingendo” verso i poliziotti raggruppati a difesa dell’ingresso.

Sono molto svelti certi giovani a imparare il loro sacrosanto diritto di manifestare ma mi pare lo siano un po’ meno a introiettare anche alcuni doveri.

In ogni caso, in attesa di conoscere l’esatta dinamica dei fatti, è un’altra la cosa surreale. Gli stessi studenti due giorni dopo hanno deciso di occupare alcune aule della facoltà/dipartimento di scienze politiche.

Cosa chiedono gli studenti? Riporto da Androkronos:

“Le nostre richieste sono chiare: vogliamo le dimissioni immediate della rettrice Polimeni e la garanzia che non verranno mai più fatte entrare le forze dell’ordine nell’ateneo”

Io divento matto. Supponiamo pure che la rettrice abbia chiamato la polizia (lei lo nega). Da quando chiamare la polizia perché si temono disordini o scontri nella propria università è una colpa? Se poi, per ipotesi, qualche agente ci fosse andato troppo pesante, la colpa sarebbe di chi in coscienza ha ritenuto necessario chiamare la polizia? In ogni caso, ripetiamolo, lei lo nega.

Ma la cosa che più ha fatto vacillare la mia già scarsa fiducia nell’umanità è la richiesta di una garanzia per cui le forze dell’ordine non dovranno mai più entrare nell’Università.

Di grazia, cari studenti ignoranti che dovreste essere la classe dirigente di domani, chi dovrebbe dare questa garanzia? Il ministro dell’interno? Il questore di Roma? Un giuramento solenne di tutti i poliziotti della capitale? Che senso avrebbe questo impegno? Se ci fosse un’emergenza nessun poliziotto  potrebbe intervenire perché vi è stata data la “garanzia”? Che diamine di richiesta è? Ma, sopratutto, a che titolo dei cittadini pretendono che la polizia stia lontana da alcune zone?

Finiamola qui, rinunciamo ai toni troppo aspri e alle battute più taglienti visto che sono gggiovani. Però sono giovani non sono bambini cavolo! Per chi volesse farsi un’idea della maturità, del buon senso, dell’equilibrio e persino del linguaggio stantio di questi ragazzi, può leggere direttamente i loro deliri dalla loro pagina Facebook LINK

Elio Truzzolillo

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