Vaccini: l’Italia della frammentazione prevale

Draghi non parla a vanvera e se arriva a dire che alcune regioni hanno lasciato indietro gli anziani per vaccinare gruppi di persone dotate di maggior forza contrattuale vuol dire che è accaduto qualcosa di grave. Sta finendo marzo e gli anziani, proprio quelli che da un anno alimentano il bollettino giornaliero dei morti e dei ricoveri, sono stati vaccinati in percentuali minime. Eppure finirla con i lockdown dovrebbe essere la priorità. Non si può vivere a lungo questa vita razionata e assistita dalla spesa pubblica. In Israele in pochi mesi hanno fatto il miracolo e ora stanno già tornando alla normalità. Ci sono riusciti perché hanno concentrato le energie su un unico obiettivo. Da noi sembra impossibile.

Il problema sono le regioni ovviamente ma in quanto sono la manifestazione più evidente di una nazione frammentata. Nemmeno la pandemia è riuscita ad imporre una risposta unitaria all’emergenza. Nemmeno Draghi ci è riuscito. Finora. Adesso c’è chi ipotizza una semi chiusura fino a maggio. Poi un pò i vaccini , un pò l’estate dovrebbero sistemare le cose. In pratica ci si affida alla buona sorte e al tempo che lenisce tutti mali

25 marzo 2021

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