I pestaggi difesi da politici e sindacalisti
Il peggio che può accadere in uno Stato è che chi dispone dell’uso legittimo della forza la eserciti contro cittadini incolpevoli e inermi. Nelle dittature è la normalità. Nelle democrazie è più raro, ma non infrequente. In Italia è successo molte volte ed è ben rappresentato dai pestaggi di Genova nel 2001 quando la polizia massacrò persone che non avevano nessuna colpa e dalla spedizione punitiva nel carcere di S, Maria Capua Vetere.
È significativo che sui fatti di S. M. Capua Vetere (così come fu a Genova) le destre si siano subito schierate a difesa degli agenti. Anche di fronte all’evidenza dei fatti documentata dai video. Incredibilmente alle destre si aggiungono i sindacati di categoria che hanno mostrato di non avere nemmeno la decenza di anteporre la difesa dei diritti costituzionali dei cittadini a quella dei loro iscritti. Parlano come se non fosse stato consumato un crimine abominevole colpendo persone indifese facendosi forti del proprio ruolo e della divisa che si indossa. In questo modo si qualificano come strutture ottusamente corporative pronte a difendere l’indifendibile anche se si tratta di uno sfregio alla Costituzione. Ps: di fronte all’indignazione causata dai video in 24 ore Salvini ha cambiato posizione; i sindacati no
1 luglio 2021

 
	 
	 
	 
	 
	
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