La vera sovranità e l’estremismo degli impotenti

Alla politica bisogna chiedere lungimiranza e serietà perché le si affida il potere di decidere il nostro presente e il nostro futuro. Le frasi seguenti parlano di Europa, leggiamole. 1: “Liberare Bruxelles da chi la sta occupando abusivamente”. 2: Sconfiggere “un gigante che è il primo nemico dell’Europa, i tecnocrati massoni che vogliono distruggere l’identità del nostro continente”. 3: “Gli Stati nazionali rimangono il riferimento dei nostri cittadini, ma nelle aree definite dalla loro debolezza cedono sovranità nazionale per acquistare sovranità condivisa”. Perché “Non c’è sovranità nella solitudine”. 4: “L’Europa deve confrontarsi con shock esterni troppo grandi per essere gestiti dai singoli paesi”.

Dovendo affidare il nostro destino quale affermazione ci ispira più fiducia? I numeri 1 e 2 sono di Salvini; 3 e 4 di Mario Draghi. Un abisso li separa. Nella visione di Salvini e della banda degli estremisti suoi amici in Europa c’è solo rabbia per l’incapacità di capire il mondo. Loro vogliono tanti piccoli stati divisi in adorazione della loro apparente sovranità. In realtà sono servi in cerca di un padrone (Putin il loro preferito). Nel pensiero di Draghi c’è la consapevolezza che la dimensione dei problemi mondiali non può essere affrontata senza che l’Europa si faccia potenza politica, economica e militare. Questa è la sfida ineludibile che le destre non capiscono

4 dicembre 2023

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