Riaperture e PNRR non sono scontati

C’è un collegamento tra la riapertura del 26 aprile e il PNRR o Recovery plan? Sembrerà strano, ma c’è: entrambi dipendono da noi. Noi italiani come persone e noi come Paese. Il 26 aprile potrà essere il primo giorno di una ripartenza che ci porterà gradualmente fuori dalla pandemia oppure un altro tentativo fallito (Francia e Germania insegnano). Inutile prendersi in giro: il covid c’è sempre ed è forte e diffuso e con i vaccini non siamo nemmeno a metà strada. Cosa accadrà dipenderà dai comportamenti di decine di milioni di persone e dall’efficienza delle vaccinazioni.

Al cuore del PNRR non ci sono i 200 miliardi tanto reclamizzati (in fin dei conti lo Stato ne ha spesi 150 in più nell’ultimo anno), ma le riforme che sono la precondizione per l’erogazione dei finanziamenti europei e l’unico modo per ricostruire l’Italia. Bastano due titoli: pubblica amministrazione e giustizia. Da quanti anni i partiti sanno che sotto quei due titoli si cela gran parte del declino italiano? Se lì sarà fatto qualcosa di serio i soldi arriveranno e serviranno a qualcosa. Altrimenti resteremo impantanati e nemmeno l’Europa potrà risollevarci

26 aprile 2021

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