La Turchia dei giovani (di Salvatore Sinagra)

Per mesi in Italia si è fatto riferimento a sproposito ai “giovani turchi”, per identificare una corrente del Pd; i diretti interessati non hanno rivendicato alcuna primogenitura su questo nome, addirittura è intervenuta la comunità armena seccata, mentre adesso che si dovrebbe parlare un po’ giovani turchi, quelli veri, lo si fa in modo più sommario.

Purtroppo in Italia si conosce poco la Turchia, ancor prima dei giovani turchi, per esempio pochi nostri connazionali sanno che la Turchia è ufficialmente uno stato laico, che dal 1962 ha un accordo di associazione con l’Unione Europea e che i migliori analisti ritengono che potrebbe far parte di quel gruppetto di paesi che nei prossimi dieci anni potrebbero avere una crescita impetuosa  come quella che negli ultimi anni ha caratterizzato Cina, India, Brasile Sud Africa e Russia. In altre parole nei prossimi anni o sentiremo parlare del fallimento della democrazia turca o sentiremo parlare del successo dell’economia turca.giovani turchi

La Turchia è uno dei  pochi paesi  del “vecchio mondo”, quello europeo-mediorientale che sembra destinato a divenire sempre meno centrale a causa della globalizzazione, ove i giovani hanno la speranza di vivere meglio dei loro genitori, allora perché in questi giorni i giovani turchi sono per le strade a protestare? La risposta è semplice: contestano la svolta autoritaria del premier Erdogan, che in un modo o nell’altro dai primi anni del nuovo millennio è il politico più importante del paese. Per la verità l’avvio del premier, che aveva anche avuto una giovinezza politica burrascosa non era stato negativo. Nello scorso decennio infatti Erdogan, uomo forte di un partito islamico-moderato, aveva condotto il paese nella sua seconda democratizzazione e laicizzazione, dopo quella avvenuta negli anni venti e trenta sotto la guida del fondatore della nazione Mustafa Kemal Atarturk, il suo obiettivo era quello di portare la Turchia nell’Unione Europea, e perfino il Pontefice Benedetto sedicesimo, aveva lodato il dialogo turco europeo.

Tuttavia le stesse classi politiche tedesche e francesi, che avevano propiziato tale dialogo hanno alla fine chiuso la porta in faccia alla Turchia di Erdogan perché i loro sondaggisti  hanno sconsigliato loro di battersi per una  manovra di grande impatto economico e geopolitico, ma avversata dai loro elettorati. A questo punto Erdogan l’autorevole è diventato Erdogan l’autoritario. Ha imposto nel 2007 un presidente della repubblica osteggiato dall’esercito e dai laici per la sua militanza in diversi partiti islamisti, ha iniziato a sciogliere gruppi di studenti con poco credibili pretesti, ha condotto sua moglie con la testa velata in parlamento, in un paese dove alle donne è vietato il velo sul posto di lavoro.giovani turchi ragazze

Durante una vacanza studio ho conosciuto un nutrito gruppo di ragazzi turchi, una sera mi avvicinai ad uno di loro, era vestito con abiti di un paio di famosi marchi italiani, credevo fosse un nostro connazionale, non aveva certo nè un look nè fattezze orientali. Nei giorni successivi ho avuto modo di fare amicizia con loro, si chiamano Addullah, Mustafa, Recep, ma hanno solo voglia di vivere come tutti gli altri europei, vogliono viaggiare per l’Europa, vogliono leggere gli autori che amano senza paura della censura, vogliono uscire a bere una birra. Non hanno nessuna voglia di barattare la loro libertà con l’ultimo gioiellini della Apple, un abito firmato o la promessa di un lavoro facile, anche se nell’Europa che amano e che hanno imparato a conoscere tra una visita a un parente in Germania,  una vacanza studio a Malta e l’Erasmus a Parigi, il lavoro per i loro coetanei rischia di diventare un privilegio.

Coraggio Giovani Turchi, non siete pazzi solo perché volete licenziare il governo. Anche la crescita economica, irrimediabilmente, senza il rispetto di chi crede in un altro dio e di chi non crede, senza la libertà, senza i diritti umani, diventa facilmente la ricchezza di pochi.

Salvatore Sinagra

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