I morti nel Mediterraneo e noi
Altri 300 morti in mare. I media e tanti commentatori dicono “vergogna” per noi italiani che non abbiamo impedito l’ennesima tragedia. Perché vergogna per noi? Vergogna per quelle bestie degli scafisti casomai. L’operazione “Mare nostrum” con la quale abbiamo salvato oltre 100mila persone si è conclusa alla fine dell’anno passato e adesso c’è “Triton”. La differenza è che “Triton” è gestita a livello europeo e si limita a pattugliare le frontiere marine mentre “Mare nostrum” andava a cercare i barconi degli scafisti fino a davanti alla Libia.
Ora, ragioniamo. Possiamo pensare che la politica italiana ed europea verso chi fugge dalle guerre si possa realizzare con un pattugliamento del Mediterraneo per raccogliere sistematicamente le persone buttate a mare dagli scafisti? No, non avrebbe senso stare lì ad aspettare che la delinquenza organizzata conduca il gioco decidendo quando e quanti migranti mandare alla deriva e noi lì a raccoglierli.
Dobbiamo trasportarli noi i migranti mandando i soldati sulle coste del nord Africa e lì selezionare chi ha diritto d’asilo e quelli portarli in Europa. Non dobbiamo andare necessariamente in Libia dove c’è la guerra, possiamo andare in paesi vicini con i quali collaborare e tagliare l’erba sotto i piedi ai delinquenti che gestiscono il traffico dei migranti togliendo la fonte dei loro guadagni
Ecco sarebbe ora che l’Europa si decidesse a cambiare verso con buona pace di Salvini erede di quelli che facevano finta che gli immigrati in Italia potessero arrivare solo con il contratto di lavoro già firmato
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Fornisci il tuo contributo!