L’interesse nazionale? Che la politica faccia il suo lavoro

Mentre ci si “trastulla” sulle polemiche di giornata (molto di moda la sempre verde contrapposizione tra fascismo e antifascismo) i problemi cruciali emergono e chiedono soluzioni. Il PNRR sta andando male e l’Italia rischia di perdere importanti finanziamenti europei per spingere una fondamentale trasformazione del Paese. Se accadesse sarebbe una sconfitta della quale vergognarsi per decenni. La siccità incombe e i rimedi tecnici di gestione di una risorsa preziosa come l’acqua non sono un segreto per nessuno e avrebbero dovuto essere già realtà da molto tempo. Ecco un altro motivo di vergogna. I rifiuti sono una risorsa da sfruttare sia per ricavare materie prime sia per produrre energia sia per non rovinare l’ambiente e la vita delle persone circondate dalla spazzatura. Invece mezzo Paese è nei guai e la capitale d’Italia ne è l’esempio. In quasi tutta l’Europa e in mezza Italia la gestione dei rifiuti funziona. Perché da Roma (in perenne attesa di un termovalorizzatore) in giù no?

Solo tre esempi di un grande deficit di politica alla quale spetta sviluppare progetti, dirigere le amministrazioni che li devono realizzare, scrivere le normative più idonee agli obiettivi, superare tutti i possibili ostacoli, coordinare gli attori economici e sociali. Se i politici si fanno guidare dagli umori dell’opinione pubblica e dalle convenienze di bassa lega invece che dall’interesse nazionale va male per tutti

27 marzo 2023

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